silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Gli Etruschi dedicavano grande attenzione alla costruzione delle tombe, cercando l'immortalità nel ricordo dei vivi.
  • L'età Villanoviana segna l'inizio della civiltà etrusca, con l'uso del ferro e contatti con civiltà orientali, sebbene il bronzo fosse più comunemente utilizzato.
  • I Villanoviani praticavano la cremazione, utilizzando urne biconiche per conservare i resti, con differenze nei materiali di chiusura tra uomini e donne.
  • Le necropoli etrusche, come quelle di Cerveteri, erano monumentali e spesso riaperte per ospitare nuovi defunti della famiglia.
  • Le tombe etrusche variavano in base al territorio e al materiale disponibile, con strutture come la "Cuccumella" a Vulci e il "Melone" a Populonia.

Indice

  1. La costruzione delle tombe etrusche
  2. L'età Villanoviana e l'uso del ferro
  3. Sviluppo della civiltà Villanoviana
  4. Le tombe monumentali etrusche
  5. Struttura delle tombe etrusche

La costruzione delle tombe etrusche

Gli Etruschi si dedicavano molto alla costruzione delle tombe, e questo anche perché gli uomini cercavano di restare immortali almeno nel proprio ricordo. Gli antichi vedevano la morte come qualcosa di indescrivibile, immaginavano l'Ade come un luogo dove le anime non avessero pace, ma fossero sempre vaganti, e proprio per questo motivo i popoli antichi veneravano gli dei.

L'età Villanoviana e l'uso del ferro

L'età Villanoviana inizia in Italia nel IX secolo a.C. I Villanoviani praticamente sono gli Etruschi nella loro fase di formazione. Nel periodo Villanoviano si generalizza l'uso del ferro, e proprio attraverso questo entrano in contatto con le civiltà orientali, che infatti venivano in Italia per approvvigionarsi di questo materiale, anche se poi i Viallanoviani useranno maggiormente il bronzo. Questa popolazione nella sua fase più antica aveva l'abitudine di cremare i corpi e poi la rimanenza delle ossa, insieme ad un sudario venivano collocati nelle urne, che avevano una forma biconica; per chiudere un'urna femminile si usavano delle ciotole oppure delle urne a forma di capanna. Per gli uomini: degli elmi, se il defunto era un capo e se in vita aveva rivestito una carica importante; delle ciotole, se il defunto era un semplice cittadino.

Sviluppo della civiltà Villanoviana

La civiltà Villanoviana si sviluppava nel periodo Pre – Urbano, cioè quando i centri abitativi e produttivi sono i villaggi; gli insediamenti vengono fatti soprattutto su alture e in zone tufacee vicine a dei corsi d'acqua. I gruppi di capanne non erano addensate, ma tra un gruppo e un altro c'era un territorio di divisione che era usato per lo sfruttamento agricolo e per la pastorizia. Anche quando gli Etruschi erano nei primi stadi rudimentali, costruivano delle tombe monumentali. Gli Etruschi a differenza dei Villanoviani inumano i morti, costruiscono dei letti funebri (all'interno delle tombe) e poi vi pongono i corpi dei defunti. Le prime tombe a camera, risalgono agli ultimi decenni del VI secolo.

Le tombe monumentali etrusche

La prima tomba monumentale a camera costruita è quella detta della”Capanna” di Cerveteri. La tomba a tumulo è la tomba aristocratica per eccellenza; e proprio per questo abbiamo una visione falsata, dato che conosciamo molto degli aristocratici ma ben poco della gente comune. Le tombe venivano riaperte quando un componente della famiglia moriva; in una tomba di Cerveteri sono state contate 40 deposizioni. Una tomba poteva avere anche due vie di accesso. Ma non tutte le tombe sono uguali a quelle di Cerveteri, a Populonia ci sono dei tumuli a picco sul mare, e c'è una ragione, perché sfruttavano l'erba. Tutte le cittadine etrusche distano dal mare 3 – 4 km e questo anche per difendersi dalle incursioni dei pirati – commercianti (nel VII secolo essere commercianti voleva dire anche pirati). A Cerveteri le tombe sono state costruite in un certo modo perché gli Etruschi avevano a disposizione molto tufo, mentre in altre località le tombe furono costruite con delle false volte.

Struttura delle tombe etrusche

Osservando una piantina tipo delle tombe etrusche, vediamo che c'è un banco di tufo originario, gli Etruschi praticano una trincea per ricavare il tamburo del tumulo, tutto il materiale escavato veniva gettato al di sopra e così si formava la cupola (a Vulci la cupola viene chiamata “Cuccumella”, a Populonia e a Vetulonia “Melone” e così via). Poi all'interno, nella camera che diventa semi-sotterranea viene ricavata la camera funeraria vera e propria con un corridoio di accesso (Dromos). La camera dopo la deposizione veniva chiusa da due sigilli (due blocchi di tufo). La struttura dei dromos varia a seconda del periodo. Nel VII secolo il letto funebre riproduce un comune letto, infatti viene cesellato e dipinto. Dopo che il defunto era stato deposto,veniva fatto crollare una parte del tamburo, all'interno rimaneva un braciere acceso che bruciava tutta l'aria.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'importanza delle tombe per gli Etruschi?
  2. Gli Etruschi dedicavano molta attenzione alla costruzione delle tombe per cercare di restare immortali nel ricordo, poiché vedevano la morte come qualcosa di indescrivibile e immaginavano l'Ade come un luogo di anime vaganti.

  3. Quando inizia l'età Villanoviana e quale materiale era predominante?
  4. L'età Villanoviana inizia nel IX secolo a.C. in Italia, e durante questo periodo si generalizza l'uso del ferro, anche se i Villanoviani utilizzavano maggiormente il bronzo.

  5. Quali erano le pratiche funerarie dei Villanoviani?
  6. I Villanoviani cremavano i corpi e collocavano le ossa rimanenti in urne biconiche, chiuse con ciotole o elmi a seconda del sesso e del rango del defunto.

  7. Come si differenziavano le tombe etrusche da quelle Villanoviane?
  8. Gli Etruschi inumavano i morti e costruivano letti funebri all'interno delle tombe, mentre i Villanoviani cremavano i corpi e utilizzavano urne.

  9. Qual era la funzione delle tombe a tumulo e come venivano costruite?
  10. Le tombe a tumulo erano aristocratiche e costruite con un banco di tufo originario, formando una cupola con il materiale escavato, e includevano una camera funeraria accessibile tramite un dromos.

Domande e risposte