Concetti Chiave
- Le statue di Mirone e Policleto erano originariamente in bronzo, ma molte sono conosciute oggi solo attraverso copie romane in marmo.
- Mirone e Policleto, contemporanei di Fidia, hanno raggiunto l'apice della classicità nella scultura greca.
- Mirone, nato ad Argo e attivo ad Atene, è famoso per opere come il Discobolo e Atena e Marsia, operando nel periodo severo.
- Policleto, importante scultore di Argo, cercò l'armonia tra movimento, naturalezza ed equilibrio nelle sue opere, come il Doriforo.
- Il Canone di Policleto è un trattato che stabilisce le proporzioni ideali per la scultura classica, influenzando notevolmente l'arte successiva.
Produzione di statue in bronzo
In questo periodo le statue venivano prodotte in bronzo, ma sono andate quasi tutte perdute, a noi infatti sono giunte le copie romane in marmo.
Questi due scultori, contemporanei a Fidia, hanno raggiunto l'apice della classicità.
Sappiamo chi ha eseguito queste opere, grazie a narrazioni di molti scrittori tra cui Pausania, a volte gli autori firmavano ma non sempre.
L'artista aveva una grande considerazione, aveva un'alta posizione sociale perché l'arte rappresentava la civiltà.
Mirone e il periodo severo
Mirone è nato intorno al V secolo a.c., nasce ad Argo nel 480 a.c.
Lui diventa attivo, soprattutto ad Atene attorno al 480 a.c., nel periodo intermedio tra epoca arcaica e epoca classica, chiamato periodo severo.
Si pensa che lui sia stato allievo di Agelada, le sue opere più famose sono il discobolo e Atena e Marsia.
Policleto e il Canone
Policleto fu uno scultore molto importante, originario di Argo, intorno al 450 a.c., parte dalla struttura dei bronzi di Riace, antecedenti a lui, compie ricerche che vogliono trovare una sintesi tra movimento, naturalezza con equilibrio e proporzioni perfette, rendendoli in armonia tra loro.
Scrive un trattato su come rendere l'ideale di scultura, il trattato appunto significa trattare un argomento. Questo trattato si chiama Canone e segna il culmine della classicità.
Possiamo ricavare queste regole da una delle sue opere ossia il Doriforo.
Una delle regole è che la testa è otto volte l'altezza della statua in posizione stante.