Concetti Chiave
- La civiltà cretese era composta da città indipendenti, mantenendo un clima di pace grazie alla protezione naturale del mare.
- Le città cretesi erano caratterizzate da grandi palazzi centrali, con piazze a forma di labirinto che ispirarono i miti greci.
- L'assenza di mura difensive sottolineava la pace interna e la protezione offerta dal mare.
- Le strutture erano decorate con colori vivaci, simbolo di gioia, con colonne rosso porpora.
- Il gioco, come il salto del toro, era fondamentale nella società cretese, con eventi settimanali dedicati.
La divisione delle città
La civiltà cretese durò perché venne divisa Creta in città indipendenti, creando quindi un clima di pace anche perché il mare la proteggeva da attacchi esterni.
La civiltà viene anche chiamata città-palazzo perché costruivano molti palazzi grandi come tutta la città, in cui al centro si trovava la consueta piazza dove tutti si radunavano, quest’ultima era caratterizzata dalla forma a labirinto ed è proprio qui che si pensa siano nati i tradizionali miti greci sui labirinti. Un altro aspetto fondamentale era il fatto che non ci fossero delle mura a proteggere perché effettivamente non servivano grazie alla pace che regnava tra le varie città e la protezione naturale fornita dal mare. Inoltre, le uniche mura presenti erano colorate con pigmenti vivaci per trasportare la gioia di vivere: le colonne erano colorate di rosso porpora e composte da un fusto [parte inferiore] e un capitello [parte superiore].
Importanza del gioco
Nella civiltà cretese il gioco era molto importante, tanto che una volta alla settimana si radunavano per giocare, soprattutto al salto del toro: consisteva nel correre in due direzioni diverse e all’arrivo del toro fare una capovolta sull’animale mentre una persone tiene le corna.