Video appunto: Caratteri arte romana-classica, bizantina, barbarica, romanica
Caratteri arte romana-classica, bizantina, barbarica, romanica
Caratteri arte romana-classica
Sobrietà, equilibrio, chiarezza
Prevalenza del volume
Materiali durevoli e funzionali
Marcato naturalismo e realismo
Tridimensionalità e naturalismo
Colori naturali
Qualche simbolismo
Linguaggio chiaro
Arte aperta a miglioramenti, cambiamenti, sviluppi
Caratteri arte bizantina
Preziosismo, ricercatezza, decorativismo
Prevalenza della linea sul volume
Preferenza per i materiali preziosi, luminosi
Tendenza ad antinaturalismo, astrazione, sublimazione
Bidimensionalità di spazio e volumi
Colori spesso irreali (es. cielo dorato)
Presenza di numerosi simbolismi
Complessità del linguaggio
Conservatorismo, tradizionalismo (che rispecchiano lo stato conservatore)
Arte bizantina
Forte uso del mosaico
Abbandono della scultura
Simboleggia il miglioramento dell’anima
Caratteri arte barbarica
I barbari erano privi di una loro tradizione artistica, che acquisisrono dall’arte romana.
Interruzione della tradizione scultorea romana: scomparvero quasi totalmente il ritratto e la scultura a tutto tondo.
Architettura poco sviluppata (es. chiesa di Santa Sofia, a Benvenuto).
Eccellevano nella lavorazione dei metalli (metallotecnica), nella gioielleria e nella produzione di armi. Producevano anche molti oggetti di uso quotidiano.
Arte decorativa, con uso di intrecci di motivi vegetali, tipici della tradizione germanica; e aniconica, senza cioè immagini umane.
Horror vacui: tendenza ad occupare tutti gli spazi vuoti con decorazioni
Arte carolingia
Durante l’impero di Carlo Magno si vogliono recupereare le tradizioni e vengono proposte le caratteristiche artistiche classiche, unite però alla nuova religione cattolica.
L’arte viene anche usata come strumento di propaganda (vedi bronzo p. 323 che raffigura un imperatore carolingio; si ispira alle statue equestri degli imperatori romani e bizantini).
Ritorna la produzione artistica, anche di statue e sculture, e la creazione di opere architettoniche (vedi La chiesa di San Salvatore a Brescia, p. 334).
Durante questo periodo vengono recuperati i modelli preesistenti, ma vengono anche realizzate nuove strutture tipiche carolinge:
Torhalle: edificio di ingresso ai monasteri
Westwerk: edificio a più piani anteposto all’ingresso delle chiese più importanti, con la funzione di ospitare l’imperatore
Romanico
Il termine indica la presenza di elementi di continuità tra l’arte dei secoli XI e XIII con la tradizione romana. Il richiamo al mondo antico non è rigoroso e non esaurisce i caratteri di uno stile che presenta una spiccata pesistenza di elementi barbarici. Mentre l’arte romana presentava uno spiccato carattere unitario, quella del Romanico fu una cultura policentrica e variegata.
Aspetti principali del Romanico
Sentimento di appartenenza alla comunità e propria identità di cristiani: l’intero consorzio sociale si sentiva coinvolto e rappresentato
Uso costante di archi e volte
Suddivisione dello spazio chiara e regolare
Luce contrastata. Questo contrasto serve per mettere in evidenza la concretezza del terreno, la realtà (non come la forte luce del divino).
La facciata ha il compito di proiettare all’esterno l’articolazione dello spazio interno
Valore del lavoro (“horat et laborat”), fatica per costruire gli edifici
La campata diventa la cellula base di tutta l’architettura romanica.