Concetti Chiave
- L'arte romana copre il periodo dalla fondazione di Roma nel 753 a.C. fino alla caduta dell'Impero d'Occidente nel 476 d.C., caratterizzata da una complessa rete di trasporti e comunicazioni.
- Nel periodo repubblicano (509–29 a.C.), i Romani iniziano a sviluppare il mosaico e costruiscono importanti edifici come l'Odeon e l'anfiteatro di Pompei, decorando ville con pitture parietali e affreschi.
- Durante l'età Augustea (fino al 68 d.C.), l'arte si concentra sulla figura di Augusto con statue rappresentative e architetture significative come l'Ara Pacis, simbolo di pace e prosperità.
- L'età degli imperatori adottivi (96–180 d.C.) vede la costruzione di opere pubbliche come biblioteche e archi di trionfo, con imperatori come Traiano, Adriano e Marco Aurelio che promuovono l'architettura monumentale.
- La cultura funebre romana è prominente, con ritratti sulle tombe e l'influenza egizia nei ritratti del Fayum, raffigurati su tavole di legno poste sulle mummie.
Per arte romana si intende tutta l’arte della civiltà romana dalla fondazione di Roma nel 753 a.c. fino alla caduta dell’impero d’occidente nel 476 d.c.
Indice
Infrastrutture e architettura romana
La civiltà romana era una civiltà molto complessa, a partire dalla sua fitta rete di trasporti e comunicazioni, infatti, per governare un territorio così vasto Roma costruì una fitta rete di strade, con una città ogni 40 km.
In questo modo in caso di attacco il messaggero riusciva ad informare le città vicine in poco tempo. Le strade romane solitamente erano scavate nei letti dei fiumi ed erano formate da vari strati: Statumen (strato di cemento e grosse pietre), Rudus (strato di ciottoli con calce, era quello più morbido), Nucleus (strato di ghiaia per drenare l’acqua) e Pavimentum (strato di lastre leggermente bombato). In questo ultimo strato si potevano trovare degli avvallamenti per far incastrare le ruote dei carri. Le due principali strade che caratterizzavano Roma erano il Cardo (da nord a sud) e il Decumano (da ovest a est), queste due dividevano la città in 4 quartieri che a loro volta si dividevano in lotti dove si trovavano le insule: le abitazioni delle persone più povere, le altre case, quelle dei più ricchi erano chiamate domus. Esse avevano un’entrata con a volte delle botteghe. Più avanti si trovava un cortile con l’impluvium, seguono poi le camere, il triclinio e la cucina, infine il bagno e l’orto. Inoltre a Roma si costruivano mura con diverse tecniche: Opus cementicium, quadratum, incertum, reticulatum e testaceum. Sempre per quanto riguarda l’archietettura i romani appresero dagli etruschi la costruzione dell’arco a volta per costruire gli acquedotti, che portavano l’acqua nelle case. Al centro della città si trovavano i più importanti edifici quali il teatro, l’anfiteatro, il circo, le terme, il foro, le basiliche e i templi.
Nel periodo repubblicano (509 – 29 a.c.) i romani non avevano grande interesse nell’arte, le prime opere che troviamo sono fatte con la tecnica del mosaico: pietre colorate con uno strato trasparente di pasta vitrea, per farle diventare luminose e impermeabili, venivano raffigurate scene di natura morta o di vita quotidiana come la Consultazione della Fattucchiera o i Musicisti per strada. Per quanto riguarda invece l’architettura in questo periodo si sono costruiti l’Odeon e l’anfiteatro a Pompei. Possiamo trovare altre ville come per esempio quella di Livia o quella dei Misteri. Queste erano dipinte con una pittura di tipo parietale che poteva essere decorativa, in prospettiva, ornamentale o illusionista. Inoltre si usavano altre tecniche di pittura come l’affresco o l’encausto (tecnica perduta). In questo periodo molto importante era la cultura funebre, venerando gli dei Mani, sulle tombe (molto diffuse quelle a gruppo) si trovavano ritratti.
L'età imperiale e Augusto
Dall’anno 29 a.c. inizia il successivo periodo: l’età imperiale divisa a sua volta in altri quattro periodi: età Augustea (fino al 68 d.c.), l’età Flavia (dal 68 al 96), l’età degli imperatori adottivi (dal 96 al 180) e l’età dei severi (193 – 235). Come suggerisce il nome nell’età Augustea la figura principale e più rappresentata è quella del dittatore Augusto, lo si può trovare in due diverse rappresentazioni: Augusto con gli abiti del Pontefice Massimo (raffigura un uomo di pensiero, religioso) o Augusto Loricato (raffigura un uomo d’azione, con l’armatura). Quest’ultima statua è situata nella villa di Livia ed è una copia in marmo delle statue in bronzo che si trovavano in giro per le città, Augusto è nella posizione del chiasmo e le suo proporzioni sono quelle del canone di Policleto. La sua corazza in pelle è decorata con le divinità del cielo, il carro del Sole e l’Aurora, più sotto si vede l’immagine del vinto che consegna le insegne di guerra al vincitore. Inoltre Augusto tiene in mano la sua tunica molto lunga e in cui compaiono numerose pieghe, simbolo di importanza. Un’altra statua di Augusto è quella equestre che però è andata perduta perché distrutta dai cristiani. Per quanto riguarda invece l’architettura in questo periodo possiamo trovare delle case dello stesso Augusto, il Teatro di Marcello e l’Ara Pacis: un altare dedicato alla pace, fatto edificare da Augusto dove viveva l’esercito, all’inizio del campo Marzio. La parte bassa dell’altare è decorata con foglie di acanto e animali. Nella parte alta invece appaiono scene della fondazione di Roma sui lati corti, mentre sui lati lunghi appare un corteo con la corte politica e religiosa di Augusto, in questo possiamo notare dei bassorilievi per le figure lontano e degli altorilievi per le figure più vicine. All’interno dell’Ara Pacis si possono ammirare dei finti festoni e dei bucrani. In questo periodo i romani conquistarono l’Egitto e gli egiziani iniziarono a dipingere su tavole di legno i volti dei defunti da porre sopra i volti delle mummie: i ritratti del Fayum.
Imperatori adottivi e opere pubbliche
Come detto in precedenza dal 96 al 180 d.c. abbiamo il periodo degli imperatori adottivi, si chiamano così perché sono saliti al potere grazie a delle adozioni. Essi vollero costruire opere pubbliche, edificarono le due più importanti biblioteche, una greca e una latina e costruirono i primi archi di trionfo: archi messi all’interno delle città, formati da una porta e divisi in attico (parte alta con la dedicazione del senato) e fornice (parte bassa). Inoltre in altre città si potevano trovare altri archi chiamati onorari perché servivano a ricordare ai nemici la potenza di Roma. I principali imperatori adottivi furono Traiano, Adriano e Marco Aurelio.
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo di tempo coperto dall'arte romana?
- Come erano strutturate le strade romane e qual era la loro funzione principale?
- Quali erano le principali caratteristiche dell'architettura romana durante il periodo repubblicano?
- Chi era la figura principale rappresentata nell'età Augustea e come veniva raffigurata?
- Quali furono alcune delle opere pubbliche costruite durante il periodo degli imperatori adottivi?
L'arte romana copre il periodo dalla fondazione di Roma nel 753 a.C. fino alla caduta dell'impero d'Occidente nel 476 d.C.
Le strade romane erano composte da vari strati, tra cui Statumen, Rudus, Nucleus e Pavimentum, e servivano a facilitare il trasporto e le comunicazioni rapide in caso di attacco.
Durante il periodo repubblicano, l'architettura romana includeva la costruzione di edifici come l'Odeon e l'anfiteatro a Pompei, e l'uso di tecniche di pittura come l'affresco e l'encausto.
La figura principale dell'età Augustea era Augusto, rappresentato come Pontefice Massimo o Augusto Loricato, con statue che seguivano il canone di Policleto.
Durante il periodo degli imperatori adottivi furono costruite importanti biblioteche greche e latine, e i primi archi di trionfo, come simboli della potenza di Roma.