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Concetti Chiave

  • La fase monarchica di Roma si estende dal 753 a.C. al 509 a.C., inizialmente ignorando l'arte per concentrarsi su aspetti pratici.
  • I Romani deridevano i Greci per la loro ossessione artistica, ma finirono per interessarsi all'arte attraverso il furto di statue greche.
  • L'architettura divenne l'interesse principale, ispirata dall'arte etrusca e sviluppata con invenzioni come l'arco.
  • Costruirono ponti e acquedotti utilizzando sequenze di archi per superare ostacoli naturali e portare acqua alle città.
  • L'evoluzione delle strutture architettoniche portò dalla volta a botte alla cupola, un arco che ruota di 360 gradi.

Indice

  1. L'inizio della fase monarchica
  2. L'architettura romana

L'inizio della fase monarchica

La fase monarchica di Roma parte dal 753 a.C. e si estende fino al 509 a.C., in quest’epoca al principio si ignorava l’arte, i romani prendevano infatti in giro i greci per la loro ossessione con l’arte, che loro invece consideravano una distrazione. Poi cominciarono però a rubare le statue realizzate proprio in Grecia quasi per dispetto, ma in questo modo si interessarono sempre più ad un carattere pratico e utile dell’arte, ovvero l’architettura.

L'architettura romana

Copiano così l’arte etrusca, traggono l’idea di arco grazie alla quale poi realizzarono:

- Ponti, attraverso cui gli ostacoli naturali venivano superati;

- Acquedotti, non erano altro che sequenze di archi, la cui inclinazione permette di portare l’acqua nelle città costantemente tenuta nelle cisterne, ovvero contenitori sotterranei. Per avere acqua più pulita vennero anche realizzate le fogne “Cloaca Maxima”;

Dalla volta a botte, ovvero una sequenza di archi uno dietro all’altro creando gallerie o copertura, si passa alla volta a crociera, ossia un’intersezione perpendicolare di due volte a botte, per poi arrivare infine alla cupola, quindi una copertura architettonica forma da un arco che ruota sul suo asse di 360°.

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