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Concetti Chiave

  • L'arte paleocristiana nasce e si sviluppa nei primi secoli dell'era cristiana, influenzata dagli eventi storici come l'editto di Costantino e quello di Teodosio, che sanciscono la libertà di culto e il cristianesimo come religione di stato.
  • Il cristianesimo si integra con la cultura romana, accettando la concezione dello Stato e diventando un'eredità culturale e artistica della tradizione classica, senza una netta cesura.
  • L'arte paleocristiana rappresenta una continuità culturale con l'arte romana, fondendo la rappresentazione figurativa pagana con la cultura aniconica ebraica, rendendo visibile l'invisibile attraverso simboli.
  • I simboli nell'arte paleocristiana hanno un forte valore evocativo, rappresentando concetti complessi attraverso semplici immagini come il pesce, il Buon Pastore e l'orante.
  • Affreschi e decorazioni funerarie di questo periodo utilizzano scene bibliche e simboli cristiani per esprimere la fede, fungendo da "Vangelo in miniatura" per i fedeli.

Indice

  1. Origini dell'arte paleocristiana
  2. Evoluzione e continuità culturale
  3. Simbolismo nell'arte paleocristiana
  4. Iconografia e simboli cristiani
  5. Simboli e significati nelle tombe

Origini dell'arte paleocristiana

Per "arte paleocristiana" intendiamo l’arte dei primi secoli dell'era cristiana. L'arte non manifesta una precisa fisionomia "cristiana" sino all'editto di Costantino nel 313 (libertà di culto) e soprattutto, il processo, si concretizza con l'editto di Teodosio (380), che proclama il cristianesimo religione dell'impero.

Questo non significa che il paganesimo cessi di esistere, anzi, continua a sopravvivere ma i cristiani divengono gli unici eredi della mentalità romana e la storia del cristianesimo finisce per confondersi con quella di Roma e ne diventa parte integrante.

Evoluzione e continuità culturale

Il cristianesimo diviene potente anche perché da religione rivoluzionaria (addirittura pericolosa e fonte di problemi per la sicurezza dello Stato, dal momento che rifiutava di riconoscere la divinità dell’imperatore) ha, pian piano, accettato la concezione romana dello Stato e nel IV secolo si presenta, con la sua organizzazione e la sua ricchezza, come l’unica capace di dargli vitalità e di ereditarne le funzioni. Tra l’arte romana tradizionale e l’inizio dell’arte paleocristiana non esiste una linea di demarcazione che le differenzia. L’arte paleocristiana non sostituisce l’arte classica ma ne è un ramo evolutivo che poi trova la sua espressività.

La cultura del primo periodo cristiano si pone in continuità con quella romana. L’arte paleocristiana rende visibile l’invisibile ed espone idee che devono essere capite attraverso l’immagine. Con l’arte cristiana si opera una sintesi tra rappresentazione figurativa pagana di origine ellenistico-romana (che fa lentamente propria) e la cultura aniconica ebraica.

Simbolismo nell'arte paleocristiana

Il simbolo è un’immagine o un segno semplice e sintetico in grado, con forte capacità evocativa, di rappresentare con immediatezza un concetto complesso. Una scena di vendemmia con viti e grappoli d’uva per un pagano è quello che mostra di essere, per un cristiano, invece, è carica di valori simbolici: l’episodio della parabola evangelica e il riferimento all’ultima Cena. La rappresentazione di un pesce per un pagano altro non è che quella di un animale acquatico, mentre per il cristiano costituisce il simbolo di Cristo.

Iconografia e simboli cristiani

Il Buon Pastore con la pecora sulle spalle rappresenta Cristo salvatore e l’anima che ha salvato. Questo simbolo è frequentemente presente negli affreschi, nei rilievi dei sarcofagi, nelle statue e si trova pure sovente inciso sulle tombe.

Questa figura, rappresentata con le braccia aperte, è simbolo dell'anima che vive già nella pace divina.

Il monogramma di Cristo è formato da due lettere dell'alfabeto greco, la X (chi) e la P (ro), intrecciate insieme. Sono le prime due lettere della parola greca "Christòs", cioè Cristo. Questo monogramma, posto su una tomba, indicava che il defunto era cristiano.

In greco si dice IXTHYC (ichtùs). Disposte verticalmente, le lettere di questa parola formano un acròstico: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr = Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.

Con il ramoscello d'olivo nel becco, simbolo dell'anima nella pace divina.

Sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco. Significano che Cristo è l'inizio e la fine di tutte le cose.

Simbolo della salvezza, simbolo dell'anima che ha felicemente raggiunto il porto dell'eternità.

Mitico uccello d'Arabia, che, secondo la credenza degli antichi, dopo un dato numero di secoli risorge dalle sue ceneri, è il simbolo della risurrezione.

Simboli e significati nelle tombe

Le tombe dei martiri, i cubicoli e anche gli arcosoli possono essere talvolta decorati con pitture eseguite con la tecnica dell'affresco. Gli affreschi rappresentano scene bibliche dell'Antico e del Nuovo Testamento, alcune con stretto significato simbolico. I simboli e gli affreschi sono come un Vangelo in miniatura, un sommario della fede cristiana.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e l'evoluzione dell'arte paleocristiana?
  2. L'arte paleocristiana si sviluppa nei primi secoli dell'era cristiana, acquisendo una fisionomia distintamente "cristiana" dopo l'editto di Costantino nel 313 e l'editto di Teodosio nel 380, che proclamano il cristianesimo religione dell'impero.

  3. In che modo il cristianesimo ha influenzato la cultura romana?
  4. Il cristianesimo, inizialmente visto come rivoluzionario e pericoloso, ha gradualmente accettato la concezione romana dello Stato, diventando l'unica forza capace di ereditare e vitalizzare le funzioni statali, senza una netta demarcazione dall'arte romana tradizionale.

  5. Qual è la continuità culturale tra l'arte romana e quella paleocristiana?
  6. L'arte paleocristiana si pone in continuità con quella romana, sintetizzando la rappresentazione figurativa pagana di origine ellenistico-romana con la cultura aniconica ebraica, rendendo visibile l'invisibile attraverso immagini simboliche.

  7. Quali sono i principali simboli nell'arte paleocristiana e il loro significato?
  8. I simboli principali includono il Buon Pastore, l'orante, il monogramma di Cristo, il pesce, la colomba, l'alfa e l'omega, l'ancora e la fenice, ciascuno con significati profondi legati alla fede cristiana, come la salvezza, la pace divina e la risurrezione.

  9. Qual è il ruolo degli affreschi e delle decorazioni funerarie nell'arte paleocristiana?
  10. Gli affreschi e le decorazioni funerarie, spesso presenti nelle tombe dei martiri e nei cubicoli, rappresentano scene bibliche con significati simbolici, fungendo da Vangelo in miniatura e sommario della fede cristiana.

Domande e risposte