Concetti Chiave
- L'Olpe Chigi è un esempio di ceramica policroma, realizzata intorno al 640 a.C. per un principe etrusco di Veio.
- Il vaso è decorato con due fasce figurate: la superiore raffigura una scena di battaglia tra fanti.
- Nella fascia inferiore si trovano una parata di cavalieri, una scena mitologica e una caccia al leone.
- La scena di battaglia evidenzia la disciplina degli opliti corinzi, guidati da un flautista, simbolo di ordine e forza militare.
- La minuziosa decorazione dell'Olpe Chigi, alta circa 26 cm, esprime la raffinatezza della pittura corinzia.
La ceramica policroma
La ceramica caratterizzata da una policromia frutto di una complessa lavorazione, è ben rappresentata dall'Olpe Chigi, eseguita intorno al 640 a.C. probabilmente per un principe etrusco della città di Veio.
L'Olpe è divisa in due grandi fasce figurate. Quella superiore rappresenta realisticamente una scena di battaglia tra due schiere di fanti. La fascia inferiore è scandita in due registri: nel maggiore si riconoscono una parata di cavalieri aperta da un carro, una scena mitologica e una caccia al leone, mentre in quello minore è rappresentata una vivace scena di caccia tra i cespugli.
La scena di battaglia
La fascia superiore è la più importante: gli opliti, con lance, elmi e scudi, avanzano a ranghi compatti guidati dalla musica di un flautista; la disparità di forze sul campo di battaglia fa ritenere che vi sia raffigurato l'esercito di Corinto sul punto di vincere uno scontro. L'intrico stesso di armi e di corpi ricorda che la disciplina e il coraggio di mantenere sempre il proprio posto nello schieramento compatto della falange oplitica erano l'unico modo per ottenere la vittoria. La resa miniaturistica - l'Olpe è alta circa 26 centimetri - e variata di ogni singolo dettaglio, come dimostrano le decorazioni degli scudi, è una testimonianza della raffinatezza della pittura corinzia.