blakman
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Concetti Chiave

  • La testa di Sargon è una scultura in rame che ritrae realisticamente il volto del fondatore del primo impero mesopotamico.
  • Dettagli come occhi allungati, labbra carnose e naso aquilino riflettono probabilmente i veri lineamenti di Sargon.
  • L'acconciatura della barba è convenzionale, con ciocche in spirali simmetriche, mentre il diadema e la barba indicano la regalità.
  • L'opera simboleggia il nuovo ruolo del sovrano come unico mediatore tra gli dei e il popolo, contrapposto ai valori sumeri.
  • Conservata nel tempio di Ishtar per millenni, la testa di Sargon fu danneggiata durante il saccheggio di Ninive nel 612 a.C.

Indice

  1. La testa di Sargon
  2. Ruolo del sovrano
  3. Conservazione e distruzione

La testa di Sargon

Una delle testimonianze più importanti della scultura in Mesopotamia è la testa di Sargon,una testa in rame raffigurante in grandezza naturale il volto di Sargon di Accad, fondatore del primo impero mesopotamico. Il viso, modellato con estrema raffinatezza, è reso in modo realistico: la forma allungata degli occhi, le labbra carnose, il profilo aquilino del naso riproducono probabilmente i reali lineamenti del sovrano; l'acconciatura della barba è invece più convenzionale, con le lunghe ciocche riunite in spirali e disposte simmetricamente sul mento; la benda che cinge il capo e la barba rappresentano due attributi distintivi della regalità.

Ruolo del sovrano

L'opera costituisce un documento concreto del nuovo ruolo assunto dal sovrano, in contrasto con i tradizionali valori sumeri. Fino ad allora, la funzione di mediazione tra la divinità e i fedeli era stata svolta dal tempio, residenza e luogo di manifestazione del dio; con Sargon invece il sovrano, investito direttamente del proprio potere dagli dei, ne divenne l'unico interlocutore, il solo in grado di ottenere la loro benevolenza per sè e per il suo popolo attraverso doni e offerte. Le statue furono quindi collocate in tutti i santuari per testimoniare concretamente il vincolo che lo univa agli dei e in questo modo anche ai sudditi.

Conservazione e distruzione

La testa fu conservata per 16000 anni nel tempio di Ishtar, dea della guerra e dell'amore, a Ninive, la capitale Assira distrutta dai babilonesi nel 612 a.C.: al saccheggio si devono la mutilazione delle orecchie e il danneggiamento degli occhi per strappare le gemme che vi erano inserite.

Domande e risposte