Concetti Chiave
- Between the IV and III millennium BC, Malta experienced significant construction activity, likely tied to economic and commercial growth.
- The most notable remains are sacred complexes, with around thirty major temples derived from collective hypogeal burials.
- The worship of the "great goddess" of fertility, accompanied by a male deity, was central, as indicated by votive figurines.
- Maltese sanctuaries feature a unique architectural style with a lobed layout and strong perimeter walls, distinct in the Mediterranean.
- The Hal Saflieni Hypogeum is a remarkable underground prehistoric temple, noted for its plastered and painted interiors with geometric motifs and animal figures.
Attività costruttiva a Malta
Dall'inizio del IV alla metà del III millennio a.C., l'arcipelago di Malta fu interessato da un'intensa attività costruttiva; questa potrebbe aver coinciso con una fioritura commerciale ed economica, sebbene la popolazione vivesse in villaggi, più che in veri centri urbani. Le testimonianze più importanti sono i santuari, complessi sacri che sorgevano presso guadi, raccordi tra i crinali delle alture o approdi. Al loro interno si trovano i grandi templi (ne sono stati individuati circa trenta nell'arcipelago) Essi derivano probabilmente dalle sepolture collettive ipogee.
Vi si celebrava il culto della “grande dea”, come mostra la diffusione di piccole e grandi figure votive: è una divinità legata alla fecondità, cui è affiancata una divinità maschile.
Architettura dei santuari maltesi
La tipologia architettonica dei santuari maltesi non trova riscontri in altre aree del Mediterraneo. In tutti è presente un possente muro perimetrale. Si tratta di un'architettura templare con pianta a lobi: corridoi o cortili centrali distribuiscono simmetricamente locali delimitati da muri curvilinei, in modo da avere pianta ovoidale o semicircolare.
Esempi di templi maltesi
Questa distribuzione è divenuta più articolata nella seconda metà del IV millennio, come mostra il sito di Ggantija (`torre dei giganti', nell'isola di Gozo) o, ancora di più, quello di Tarxien. Il primo consiste in un complesso di due templi, racchiusi da un unico muro alto 9 metri e, probabilmente, in origine, coperti. Le facciate si ergevano su ampi cortili, mentre i blocchi di pietre erano disposti ordinatamente, su filari orizzontali in alto e verticali in basso. L'ingresso veniva inquadrato, di norma, da tre grandi monoliti. Forse le coperture delle sale erano in legno, come mostrerebbero alcuni modellini templari rinvenuti. Interessante è anche l'Ipogeo dí Hal Saflieni, struttura sotterranea scavata intorno al 2500 a.C. Potrebbe essere stato un caso eccezionale di tempio preistorico sotterraneo. Gli interni erano spesso intonacati e dipinti, talvolta arricchiti da rilievi a motivi geometrici e figure animali che componevano un ricco apparato iconografico.
Domande da interrogazione
- Qual è il periodo di intensa attività costruttiva nell'arcipelago di Malta?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche dei santuari maltesi?
- Cosa rappresenta l'Ipogeo di Hal Saflieni e quali sono le sue caratteristiche?
Dall'inizio del IV alla metà del III millennio a.C., l'arcipelago di Malta fu interessato da un'intensa attività costruttiva.
I santuari maltesi presentano un possente muro perimetrale e una pianta a lobi, con corridoi o cortili centrali che distribuiscono simmetricamente locali delimitati da muri curvilinei.
L'Ipogeo di Hal Saflieni è una struttura sotterranea scavata intorno al 2500 a.C., considerata un caso eccezionale di tempio preistorico sotterraneo, con interni spesso intonacati e dipinti, arricchiti da rilievi a motivi geometrici e figure animali.