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Concetti Chiave

  • Marco Livio Druso, eletto tribuno nel 91 a.C., propose di estendere la cittadinanza a tutti nella penisola romana, ma fu assassinato, innescando la Guerra sociale.
  • La Guerra sociale vide gli alleati italici ribellarsi a Roma, ma fu vinta dai Romani grazie alle abilità di Silla, portando alla concessione graduale della cittadinanza.
  • Silla guidò le legioni romane contro Mitridate VI, sconfiggendo il re del Ponto e ristabilendo il controllo romano in Oriente.
  • Nel 82 a.C., Silla divenne dittatore, istituendo liste di proscrizione e riformando il sistema politico e giudiziario per rafforzare il potere aristocratico.
  • Le riforme di Silla includevano l'espansione del Senato, la riorganizzazione del cursus honorum e restrizioni per prevenire l'unione del potere politico e militare.

Indice

  1. La ribellione degli alleati italici
  2. La guerra sociale e Mitridate
  3. La guerra civile tra Mario e Silla
  4. Le riforme di Silla
  5. La morte di Silla

La ribellione degli alleati italici

91 a.C.: fu eletto tribuno Marco Livio Druso, che propose di dichiarare cittadini tutti coloro che abitavano nella penisola romana; per ottenere il maggior consenso possibile prese alcuni provvedimenti a vantaggio dei ceti meno abbienti e propose di ammettere i cavalieri in Senato, ma ciò nonostante Druso finì per essere assassinato.

Nello stesso anno gli alleati italici decisero di ribellarsi al dominio di Roma e scoppiò la Guerra sociale; gli italici tra cui si distinguevano i Marsi e i Sanniti si unirono in uno Stato federale che aveva la sua capitale a Corfino.

La guerra sociale e Mitridate

88 a.C.: la guerra fu vinta dai Romani, specialmente grazie alle abilità militari di Silla. Nel frattempo il Senato si vedette costretto a cedere gradualmente la cittadinanza non solo ai socii italiani, ma anche a coloro che durante la guerra sociale non si erano ribellati a Roma.

Mitridate VI aveva dato inizio ad una rivolta nei territori conquistati dai Romani in Grecia e in Asia Minore.

89 a.C.: il Senato dichiara guerra a Mitridate, soprannominato “principe veleno”

La guerra civile tra Mario e Silla

88 a.C.: Mitridate compì un massacro dei cittadini romani che abitavano nella sua regione, inizia il conflitto. Le legioni partono guidate da Silla, ma i ceti popolari fecero pressione affinché le truppe fossero comandate da Mario, il che diede luogo ad una vera e proprio guerra civile: Silla rifiutò di obbedire all’ordine e marciò con l’esercito da Brindisi verso Roma dove sconfisse Mario e lo costrinse alla fuga.

87 a.C.: Silla parte per l’Oriente, dove sconfisse Mitridate e ristabilì la supremazia di Roma.

85 a.C.: il re del Ponto viene definitivamente distrutto.

83 a.C.: Silla sbarca a Brindisi e stringe alleanza con i due giovani comandanti Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo. Crasso era un uomo ricchissimo a cui dobbiamo l’invenzione delle vigilie; Pompeo, invece, era un uomo di origini nobili.

82 a.C.: i popolari e il loro alleati furono massacrati nella battaglia di Porta collina, alle porte di Roma.

Le riforme di Silla

82 a.C.: Silla si fa nominare dittatore, con l’incarico di scrivere nuove leggi e ricostruire l'ordine dello Stato, e parte con la creazione delle liste di proscrizione, ovvero elenchi di persone che erano considerate nemiche della repubblica e che potevano essere uccisi da chiunque volesse farlo. Queste proscrizioni rafforzarono il potere della classe aristocratica.

Per quanto riguarda le riforme, i senatori passarono dall’essere 300 a 600; riorganizzò il cursus honorum (per diventare questori bisogna essere stati prima pretori e questori, nessuno può diventare questore prima dei trent’anni, pretore prima dei 39 e console prima dei 42), e lo fa perché non voleva avere tra i piedi gente giovane brava quanto lui. Consoli e pretori durante il loro anno di carica dovevano rimanere a in città, e solo al termine del loro mandato potevano essere mandati a governare le province: ciò serviva e dividere il potere politico da quello militare, la cui unione poteva causare nuove guerre civili. I magistrati non potevano ricoprire la stessa carica se prima non erano passato 10 anni. Una lex de tribunicia protestae, stabilì che i tribuni della plebe dovessero sottoporre al parere preventivo e vincolante del Senato le proposte che volevano presentare ai concili; una lex de comitiis centuriatis tentò di ridare forza a questi comizi in cui gli aristocratici detenevano la maggioranza. Silla vietò anche ai comandanti militari di ritorno dalla guerra, di oltrepassare il pomerio (linea di confine) armati. Fu riformato anche il sistema di giustizia criminale, furno istituiti 6 tribunali particolari per ciascun crimine specifico: concussione, tradimento, omicidio, falso, peculato e banda armata.

La morte di Silla

Silla muore nel 79 a.C. di morte naturale.

Domande da interrogazione

  1. Chi propose di dichiarare cittadini tutti coloro che abitavano nella penisola romana?
  2. Marco Livio Druso.

  3. Cosa successe nel 91 a.C.?
  4. Marco Livio Druso fu eletto tribuno e propose di dichiarare cittadini tutti coloro che abitavano nella penisola romana.

  5. Chi guidò le legioni romane nella guerra contro Mitridate?
  6. Silla.

  7. Cosa successe nel 82 a.C.?
  8. Silla si fece nominare dittatore e iniziò a creare liste di proscrizione.

  9. Come si chiamavano i due giovani comandanti che si allearono con Silla nel 83 a.C.?
  10. Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo.

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