Concetti Chiave
- La lex Publilia Philonis del 339 eliminò le differenze tra plebei e patrizi nel senato, trasformandolo in un organo moderatore e coordinatore del governo repubblicano.
- Il plebiscitum Ovinium del 318 stabilì che chi aveva ricoperto una magistratura con merito nei cinque anni precedenti poteva essere eletto senatore.
- Il senato poteva essere convocato da vari magistrati come il dictator, l'interrex e i consules, e le sedute erano presiedute dal magistrato convocante.
- Le attribuzioni del senato includevano la proditio interregis, la patrum auctoritas e il senatus consultum, che sebbene non vincolante, era obbligatorio per molte materie.
- Il senato era coinvolto in affari straordinari, politici, amministrativi, esteri e di finanza pubblica.
Indice
La trasformazione del senato
Il senato perse la sua egemonia, che si esprimeva mediante l’auctoritas patrum, e divenne l’organo moderatore e coordinatore del governo repubblicano, per effetto della lex Publilia Philonis del 339, che abolì ogni differenza fra plebei e patrizi all’interno del senato.
Evoluzione delle elezioni senatorie
Inizialmente la scelta dei senatores spettava ai consoli e magistrati ordinari.
Poi, il plebiscitum Ovinium del 318 dispose che potevano essere eletti senatori tutti quelli che nel quinquennio precedente avevano ricoperto, con merito, una magistratura. La convocazione del senato poteva avvenire per editto o bando annunciato all’urbe, e poteva essere fatta dal dictator, interrex, consules, magister equitum ecc. la seduta era presieduta dal magistrato convocante, che sottoponeva le questioni al consesso per ottenere il parere di maggioranza. Dopo che gli interrogati avessero espresso la loro sententia, il presidente scioglieva la seduta e proclamava il risultato della votazione.
Funzioni e attribuzioni del senato
Le attribuzioni furono: la proditio interregis, cioè la designazione dell’interrex, che si rinnovava ogni 5 giorni, fin quando i comitia centuriata, presieduti dagli interreges, avesse eletto i consules; la patrum auctoritas, che divenne parere preventivo degli atti; il senatus consultum, parere preventivo del senato che divenne obbligatorio per molte materie, sebbene non vincolante. Era richiesto: per affari straordinari, politici e amministrativi interni; affari esteri e di finanza pubblica.