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Concetti Chiave

  • I municipia erano strutture locali autonome ma sorvegliate dai funzionari del princeps, simili all'organizzazione della respublica.
  • La popolazione dei municipia era composta da cives e incolae, questi ultimi residenti ma di diversa origine.
  • I municipia si differenziavano dai cannabae, comunità autonome formatesi attorno a luoghi fortificati.
  • Il governo dei municipia era suddiviso in comitia, senatus e magistratus, con comitia come assemblea principale.
  • Il senatus, composto da 100 membri scelti a vita dai duoviri, aveva il compito di deliberare su questioni di comune interesse.

Indice

  1. Sviluppo delle autonomie locali
  2. Struttura dei municipia
  3. Governo dei municipia

Sviluppo delle autonomie locali

Ci fu un largo sviluppo delle autonomie locali, con la struttura unica di municipium, sorvegliati però dai funzionari del princeps.

Struttura dei municipia

L’organizzazione dei municipia ricalcava da vicino quella della respublica. La popolazione era costituita dai cives (o municipes) ed eventualmente da incolae, cioè coloro di origo diversa ma residenti nel municipium.

Erano soggetti ai munera e ammessi allo ius suffragi. Diversi dai municipia erano i cannabae, comunità autonome formatesi intorno ai luoghi fortificati.

Governo dei municipia

Il governo dei municipia era ripartito sempre in comitia, senatus e magistratus. I comitia era l’assemblea dei municipes, (10 unità). gli enti parastatali della Roma repubblicanaIl senatus era formato da 100 persone scelti a titolo vitalizio dai duoviri. Era convocato e presieduto dai magistrati e, fra le sue attribuzioni, c’erano la deliberazione vincolante su tutti gli affari di comune interesse. Le magistrature furono elettive.

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