Concetti Chiave
- Cartagine espanse il suo controllo in Spagna, migliorando le proprie finanze, e ciò preoccupò Roma, portando al Trattato dell'Ebro nel 226 a.C.
- Il Trattato dell'Ebro stabiliva un limite all'espansione cartaginese al nord della Spagna, segnalando una divisione tra aree agricole e minerarie.
- La Seconda Guerra Punica iniziò con l'assedio cartaginese di Sagunto, usato da Roma come casus belli per il conflitto.
- Annibale, attraverso tattiche sorprendenti, riuscì a sfidare Roma per un decennio, rendendo difficile per i Romani prevedere e contrastare le sue strategie.
- Roma si preparò per un attacco navale di Cartagine, rafforzando le sue coste grazie alla flotta costruita durante la Prima Guerra Punica.
Indice
Espansione cartaginese in Spagna
Seconda Guerra Punica (218-202 a.C.): Cartagine si espanse in Spagna, il cui sfruttamento risollevò le proprie finanze e anche quelle di Roma; questo proseguì finché Cartagine non cominciò a mutare il suo modo di espansione: normalmente essa creava emporia senza consolidare le proprie conquiste, diversamente da Roma, ora non più ed i Romani, preoccupati di questo fatto, firmano il Trattato dell’Ebro nel 226 a.C. per stabilire un limite all’espansione cartaginese in Spagna.
Trattato dell'Ebro e tensioni
L’Ebro è nel confine nord-orientale della Spagna e segna il passaggio tra l’area nord-orientale (piena di vigne, di cereali e protetta dai venti freddi del nord dai monti della Cantabria) e quella del centro-sud (semidesertica e non ancora dotata di impianti agricoli, che interessava a Cartagine perché ricca di miniere); nel conquistare la Spagna nord-orientale Roma fece l’errore di esportarvi le proprie tecniche agricole ed i propri impianti di uliveti e vigneti (gli stessi che avevano fatto arricchire l’aristocrazia patrizio-plebea).
Scoppio della guerra annibalica
Lo scoppio della Seconda Guerra Punica fu dovuto all’assedio attuato da Cartagine nei confronti di Sagunto: questa città, sebbene si trovasse a sud dell’Ebro, aveva un rapporto di amicizia non ben definito con Roma, che usò dunque questo pretesto come casus belli; all’insegna della leggendaria figura di Annibale questo secondo conflitto prese il nome di “guerra annibalica”, il che testimonia tutto il terrore che i Romani serberanno nei confronti di Annibale.
Strategie di Annibale
Attraverso la tecnica di valica e nonostante la già diffusa attività di spionaggio Annibale riuscì nell’intento di cogliere il nemico di sorpresa: per circa un decennio Roma non seppe né prevedere, né vincere le sue strategie; una volta dichiarata guerra Roma si attendeva che Cartagine, grande potenza navale, salpasse dalla Spagna per attaccare le coste italiche: dunque, aveva rafforzato le coste italiche grazie all’enorme potenza navale di cui si era dotata nel corso della Prima Guerra Punica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze dell'espansione cartaginese in Spagna per Roma?
- Quale evento scatenò la Seconda Guerra Punica?
- Come riuscì Annibale a sorprendere Roma durante la guerra?
L'espansione cartaginese in Spagna risollevò le finanze di Cartagine e Roma, ma preoccupò i Romani, portandoli a firmare il Trattato dell'Ebro per limitare l'espansione cartaginese.
La Seconda Guerra Punica scoppiò a causa dell'assedio di Sagunto da parte di Cartagine, città che aveva un rapporto di amicizia con Roma, usato come pretesto per dichiarare guerra.
Annibale utilizzò la tecnica di valica e l'attività di spionaggio per sorprendere Roma, che non riuscì a prevedere né a vincere le sue strategie per circa un decennio.