Concetti Chiave
- La seconda colonizzazione greca avvenne tra l'850 e il 750 a.C. a causa di sovrappopolazione, distribuzione iniqua della terra e instabilità politica.
- L'aumento della produzione agricola portò a una crescita demografica che causò la necessità di espandersi oltre la Grecia.
- La concentrazione delle terre nelle mani delle famiglie aristocratiche creò la "fame di terre", spingendo molti a cercare nuove opportunità altrove.
- Le colonie erano fondate da un egista che organizzava la spedizione, distribuiva la terra e fondava santuari, diventando il fondatore della nuova polis.
- La relazione con le popolazioni indigene variava, oscillando tra convivenza pacifica e scontri violenti per il controllo dei territori.
Motivi dell'emigrazione greca
Molti cittadini della Grecia furono costretti a lasciare la loro madrepatria (metropoli) tra l’ 850 e il 750 a. C. a causa di vari motivi:
1) le tecniche agricole conobbero un miglioramento e di conseguenza la produzione
agricola aumentò e così anche la popolazione. Il cibo aumentò e anche le
probabilità di sopravvivenza: crescita demografica con conseguente
sovrappopolazione
- alcune persone sono costrette ad allontanarsi
- alcuni restano in Grecia, diventano motivati a difendere la poca terra che hanno e quindi si preparano militarmente
2) altro motivo la “fame di terre” poiché c’era una scorretta distribuzione della
proprietà terriera, che era concentrata nelle mani delle poche famiglie
aristocratiche
3) infine c’era una situazione di instabilità politica dovuta ai conflitti tra il popolo e gli aristocratici ma anche tra le stesse famiglie aristocratiche.
Ruolo dell'egista
A guidare la spedizione era un egista, solitamente un aristocratico, che:
- riuniva gli uomini (stipati in due-tre navi)
- provvedeva a distribuire la terra ai coloni
- fondava i santuari
Così facendo diveniva il vero fondatore della nuova polis.
Confronto con gli indigeni
Quando i Greci arrivarono nelle zone da fondare dovevano affrontare gli indigeni, cioè le popolazioni che abitavano quelle terre.
La convivenza, in alcuni casi, era pacifica; in altri violenta per la conquista dei territori.
Le colonie erano chiamate apoikiai (“casa”)