Concetti Chiave
- L'enorme disparità di mezzi tra i Persiani e i Greci era evidente, con Serse incredulo riguardo alla resistenza greca.
- Erodoto sottolinea lo scontro tra due concezioni politiche: la monarchia persiana e la libertà greca fondata sulla legge.
- Un greco esule presso la corte persiana spiega che i Greci sono soggetti alla legge, temuta più di un sovrano.
- Le parole di Erodoto, pur propagandistiche, riflettono la determinazione greca nel difendere la propria libertà.
- La vittoria greca fu cruciale per preservare la nascente democrazia ateniese e la sua eredità culturale.
La disparità di mezzi
L’enorme disparità di mezzi era nota a tutti. Poco prima di muovere con il suo esercito alla volta di Grecia, racconta Erodoto (le sue Storie furono composte alcuni decenni dopo gli eventi narrati), il re Serse non riusciva a comprendere come mai i Greci pensassero di resistere alla sua invasione e preferissero non sottomettersi: “Come potrebbero pochi uomini liberi opporsi a un così grande esercito? Se fossero sottomessi al comando di uno solo, com’è uso tra di noi, per paura di questo padrone potrebbero forse combattere valorosamente e, costretti dallo scudiscio, attaccare anche avversari più numerosi di loro; i Greci che sono insofferenti di qualsiasi ordine non lo faranno certamente”..
La risposta del greco esule
A questo punto intervenne un greco, esule presso la corte del re di Persia, e al quesito posto dal re così rispose: “O re, sappi che i Greci, pur essendo liberi, non lo sono completamente, perché su ognuno di loro regna un padrone terribile: la legge, di cui essi hanno timore più ancora di quanto i tuoi sudditi non l’abbiano per te”.
Concezioni politiche opposte
Erodoto manifesta chiaramente la consapevolezza che non si era trattato solo di uno scontro tra due stati, ma che in gioco erano due concezioni politiche opposte: da una parte, la monarchia orientale con la sua struttura gerarchica e manifesta, dall0altra, la città fondata sulla libera associazione di persone. Certo, dietro le parole di Erodoto si sente l’eco di una propaganda, tuttavia esse esprimono efficacemente la risolutezza che animò la resistenza dei Greci. Inoltre, l’organizzazione sia civile sia militare dei Greci si mostrò all’altezza della situazione, come pure lo fu la consapevolezza di combattere per una causa giusta. Una sconfitta avrebbe significato, per i Greci, l’assoggettamento all’impero persiano e avrebbe reso impossibile la sopravvivenza di un regime democratico come quello ateniese: in altre parole, questa grande “invenzione” politica, in cui risiede una delle fondamentali eredità storiche trasmesse dal Greci alla cultura moderna, sarebbe stata soffocata sul nascere.
Domande da interrogazione
- Qual era la principale disparità tra i Greci e i Persiani secondo Erodoto?
- Come descrive Erodoto la resistenza dei Greci all'invasione persiana?
- Qual era il rischio per i Greci in caso di sconfitta contro i Persiani?
La principale disparità era nei mezzi e nella concezione politica: i Persiani avevano un grande esercito e una struttura monarchica, mentre i Greci erano pochi ma liberi, governati dalla legge.
Erodoto descrive la resistenza dei Greci come animata da risolutezza e consapevolezza di combattere per una causa giusta, sostenuta da un'organizzazione civile e militare adeguata.
Una sconfitta avrebbe significato l'assoggettamento all'impero persiano e l'impossibilità di mantenere un regime democratico come quello ateniese, soffocando una delle fondamentali eredità storiche greche.