Concetti Chiave
- I Persiani, guidati da Ciro il Grande, Cambise II e Dario I, costruirono un vasto impero che si estendeva dalla Grecia all'India nel VI secolo a.C.
- I "Gran Re" persiani governavano con potere assoluto e integravano i popoli vinti, rispettandone religioni e tradizioni.
- L'impero persiano era suddiviso in venti province (satrapìe) collegate da una rete stradale avanzata, con capitali a Susa e Persepoli.
- La religione persiana, il mazdeismo, era monoteista, incentrata sulla lotta tra bene e male, e contribuì alla coesione culturale dell'impero.
- Le guerre persiane videro la resistenza di città-stato greche come Atene e Sparta, culminando nella vittoria greca a Maratona e Salamina.
L'espansione dell'impero persiano
Dalla metà del VI secolo a.C., il popolo dei Persiani guidati da Ciro il Grande, Cambise II e Dario I costruirono un immenso impero esteso dalla Grecia fino all’India. I “Gran Re” persiani, che avevano un potere assoluto ma non erano divinizzati, conquistarono e sottomisero importanti civiltà come gli Egizi e i Babilonesi. Come funzionava il loro modo di conquistare? Essi cercavano di integrare i popoli vinti, rispettandone la religione e gli usi; l’impero era diviso in venti province (satrapìe) e aveva due capitali, Susa e Persepoli.
Tutte le province e le città erano collegate dalla prima, vera rete stradale dell’antichità. L’economia dell’impero Persiano era florida, vi erano grandi costruzioni architettoniche e la corte reale e delle satrapìe erano sfarzose. I Persiani erano monoteisti, cioè veneravano un solo dio; la loro religione era il mazdeismo, basato sulla lotta eterna tra il bene e il male.La resistenza greca contro i persiani
Quando i Persiani, prima con Ciro il Grande e poi con Dario, iniziarono a conquistare i territorio della Grecia Minore (la parte turca) e bruciarono Mileto per far capire chi comandava, molte poleis si sottomisero ai Persiani ma non Sparta e Atene che si dichiararono indipendenti. I Persiani marciarono verso Atene e gli ateniesi riuscirono a sconfiggerli a Maratona, a 40 km dalla città (490 a.C.), riscuotendo grande successo tra le altre città. Atene, Sparta, Corinto e molte altre città di allearono nella Lega ellenica per resistere all’invasione persiana, a capo della lega vi era Sparta e il suo re Leonida che si sacrificò nella battaglia delle Termopili nel 480 a.C. con soli 300 uomini per bloccare l’esercito persiano mentre i greci attaccavano la flotta del nemico. I greci alla fine vinsero nella battaglia navale di Salamina con lo stratega Temistocle. Vi fu un ultimo scontro e alla fine i Persiani si ritirarono e la lega venne sciolta.
Domande da interrogazione
- Come riuscirono i Persiani a costruire un impero così vasto?
- Quali furono le principali resistenze incontrate dai Persiani durante le loro conquiste?
- Qual è stato il ruolo della religione nell'impero persiano?
I Persiani, guidati da Ciro il Grande, Cambise II e Dario I, costruirono un immenso impero esteso dalla Grecia fino all’India integrando i popoli vinti, rispettandone la religione e gli usi, e organizzando l'impero in venti province collegate da una rete stradale.
Durante le loro conquiste, i Persiani incontrarono resistenza da parte di Sparta e Atene, che si dichiararono indipendenti e formarono la Lega ellenica per resistere all'invasione persiana, culminando in battaglie decisive come Maratona e Salamina.
Nell'impero persiano, la religione era monoteista, basata sul mazdeismo, che venerava un solo dio e si fondava sulla lotta eterna tra il bene e il male, influenzando la cultura e la società persiana.