Concetti Chiave
- La vita sociale dei Romani era strettamente legata a cerimonie religiose e feste pubbliche, con occasioni come banchetti e spettacoli durante le solennità.
- I Saturnali erano una festa particolare in cui le gerarchie sociali si invertivano temporaneamente, permettendo agli schiavi di essere trattati come padroni.
- Nel II secolo, i salotti letterari divennero popolari, con il primo aperto da Scipione l’Emiliano, frequentato da intellettuali come Polibio e Terenzio.
- I bagni pubblici erano un luogo di ritrovo sociale, dove si praticavano anche giochi come il gioco della palla tre, con ingresso gratuito per i bambini.
- I Romani giocavano a vari giochi di società, come i latrunculi (simile agli scacchi) e il ludus duodecim scriptorum, nonostante le scommesse fossero illegali.
Indice
Vita sociale e feste religiose
Per secoli, la vita sociale per i Romani fu molto ridotta e si manifestava esclusivamente in occasione delle solennità religiose.
Ogni tanto, i Romani si ritrovavano in riunioni familiari o corporative. Si trattava di feste private strettamente legate a cerimonie religiose quali banchetti conviviali in occasione di assunzione di toga virile, fidanzamento, matrimonio (il giorno stesso o il giorno successivo), funerali.
Feste pubbliche e Saturnali
Le feste pubbliche, come gli spettacoli, erano organizzate in concomitanza con le feste religiose e fornivano l’occasione di festeggiamenti pubblici ed imponenti. Da ricordare sono i Saturnali durante quali ci si invitava a vicenda e ci si scambiavano doni. Tutto era permesso e gli schiavi erano trattati come fossero dei padroni: a volte si facevano servire dai propri padroni. Addirittura, in via eccezionale erano ammessi i giochi di azzardo, normalmente proibiti
Calende di gennaio e strenne
Nello stesso modo, in occasione delle Calende di gennaio, i Romani si scambiavano dei doni (= strena) da cui è derivato il termine moderno strenna.
Salotti letterari e bagni pubblici
Nel II secolo cominciano a diventare di moda i salotti. Erano stanze ammobiliate in modo sobrio, con dei divani in stile orientale. Il primo salotto letterario fu aperto da Scipione l’Emiliano e vide la partecipazione dello storico greco Polibio e di alcuni scrittori latini come Terenzio e Lucilio.
I Romani avevano anche l’abitudine di incontrarsi nei bagni pubblici, creati all’epoca della 2.a guerra Punica. L’ingresso era a pagamento per gli adulti e gratuito per i bambini. Vi veniva praticato il gioco della palla tre, un raro gioco sportivo della Roma repubblicana, poiché i Romani non avevano, come i Greci il culto della bellezza fisica.
Giochi di società e scommesse
Esistevano anche alcuni giochi di società. iNfatti, in famiglia o fra amici si poteva giocare di solito
• ai latrunculi, una specie di gioco degli scacchi che consisteva nel far avanzare delle pedine seconde alcune regole prestabilite
• al ludus duodecim scriptorum, che assomigliava al gioco moderno del tric-trac
• ai dadi (= alea), gioco favorito dal popolo che, però, la buona società non disdiceva
Le scommesse e giochi d’azzardo benché proibiti dalla legge erano molto diffusi
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo delle feste religiose nella vita sociale dei Romani?
- Quali erano alcune delle attività sociali e di intrattenimento praticate dai Romani?
- Come venivano trattati gli schiavi durante i Saturnali?
Le feste religiose erano l'occasione principale per la vita sociale dei Romani, con celebrazioni pubbliche e private legate a cerimonie come matrimoni e funerali.
I Romani partecipavano a banchetti, spettacoli pubblici, giochi di società come i latrunculi e il ludus duodecim scriptorum, e si incontravano nei bagni pubblici.
Durante i Saturnali, gli schiavi erano trattati come padroni, a volte serviti dai loro stessi padroni, e potevano partecipare a giochi d'azzardo eccezionalmente permessi.