Concetti Chiave
- I giochi romani antichi hanno principalmente un carattere religioso, includendo corse di cavalli dedicate a divinità come Ares e Conso.
- Il Circo Massimo, costruito da Tarquinio Prisco, ospitava eventi come pugilato, atletica, danze e pantomime, oltre alle corse.
- I ludi gladiatorii originari dell'Etruria divennero un popolare intrattenimento, includendo combattimenti tra uomini e animali.
- Durante l'età imperiale, i giochi si arricchirono di nuovi eventi, come i ludi Martiales e i ludi saeculares, celebrando importanti divinità e avvenimenti.
- Le scuole per gladiatori formavano combattenti suddivisi in categorie come gallus, retiarius e samnis, aboliti infine dall'imperatore Onorio per la loro violenza.
Indice
- Origini religiose dei giochi romani
- Evoluzione dei ludi e nuove istituzioni
- Gare principali e ludi gladiatorii
- Espansione e diversificazione dei giochi
- Vita e addestramento dei gladiatori
- Tipologie di gladiatori e spettacoli
- Processione e svolgimento dei combattimenti
- Abolizione degli spettacoli gladiatori
Origini religiose dei giochi romani
I giochi romani più antichi assumono soprattutto un carattere religioso. Essi sono prevalentemente delle corse di cavalli dedicate ad Ares e al dio Conso, queste si svolgono nel Campo Marzio durante le feste e le cerimonie.
Evoluzione dei ludi e nuove istituzioni
Nella valle tra il Palatino e l’Aventino è stato costruito il Circo Massimo da Tarquinio Prisco, egli istituisce anche altri vari tipi di giochi: i ludi Magni in cui si pratica, oltre alle corse, il pugilato, ma anche esercizi di atletica, danze e pantomime. In seguito, nell’età repubblicana verranno istituiti anche i ludi plebei, i ludi Ceriales, i ludi Apollinares, i ludi Megalenses e i ludi Florales.
Gare principali e ludi gladiatorii
Le principali gare sono: regata, corsa a piedi, pugilato e tiro con l’arco. Queste sono affiancate anche dallo spettaccolo del ludus Troiae, dove 36 cavalieri che sono divisi in tre file da dodici, fanno delle simulazioni di combattimento equestri.
Dall’Etruria arrivano a Roma i ludi gladiatorii, all’inizio vengono eseguiti solo per i funerali, dopo sono forme di intrattenimento che hanno molto successo. Degli esempi di ludi gladiatorii sono i combattimenti tra animali feroci, chiamati anche venationes e le simulazioni di battaglie navali, in latino naumachiae. Alla conclusione dei giochi si fa un grande pasto sacro, dove partecipano tutte le persone.
Espansione e diversificazione dei giochi
In età imperiale i giochi che già esistivano diventano più interessanti e se ne aggiungono dei nuovi, ad esempio i ludi Martiales, istituiti da Augusto per la dedica del tempio a Marte; i ludi Augustales, per il ritorno del principe d’Oriente; i ludi saeculares, che sono solenni feste per ricordare la fondazione di Roma; e altri giochi in onore delle più importanti divinità del Pantheon.
Vita e addestramento dei gladiatori
Le modalità in cui i combattenti si affrontano sono diverse e anche sanguinose, infatti per rendere interessante lo spettacolo si concludono con la morte di alcuni uomini. Perciò i gladiatori che combattono sono principalmente i condannati a morte ma anche gli schiavi semplici oppure persone che vogliono entrare di spontanea volontà. Essi sono radunati in familiae e addestrati in particolari scuole dove imparano a combattere e a presentarsi bene al pubblico. Le scuole sono molto grandi, hanno una forma quadrata. Il cibo dei gladiatori è un pastone fatto da farine diverse, orzo, fave e sostanze nutrienti.
Tipologie di gladiatori e spettacoli
In base al modo di combattere i gladiatori si dividono in: gallus, che indossa l’elmo, lo scudo e la lancia, non ha il gambiere; retiarius, cattura gli altri gladiatori con una rete e un tridente, indossa l’elmo, i gambali, la spada e la lancia curva; samnis, quello armato alla perfezione e con un elmo con una lunga coda.
Processione e svolgimento dei combattimenti
Prima che inizi lo spettacolo nell’Anfiteatro, si svolge una processione, nella quale l’organizzatore dei giochi presenta i gladiatori e saluta l’imperatore. Dopo si controlla l’affilatezza delle armi e quando la tromba suona, o si sente una musica, inizia il combattimento. I combattimenti sono duelli o scontri a schiere, quando il gladiatore cade e sopravvive può essere risparmiato a seconda della decisione del pubblico, invece se è già morto viene portato nello spogliatoio. Il vincitore vince una palma o una corona, ma anche denaro.
Abolizione degli spettacoli gladiatori
In seguito questi spettacoli vengono aboliti dall’imperatore Onorio perché ritenuti troppo violenti.
Domande da interrogazione
- Qual era il carattere principale dei giochi romani più antichi?
- Quali tipi di giochi furono istituiti da Tarquinio Prisco?
- Quali erano le principali gare nei giochi romani?
- Come si evolsero i ludi gladiatorii a Roma?
- Perché gli spettacoli gladiatori furono aboliti dall'imperatore Onorio?
I giochi romani più antichi avevano principalmente un carattere religioso, con corse di cavalli dedicate ad Ares e al dio Conso, svolte durante feste e cerimonie.
Tarquinio Prisco istituì i ludi Magni, che includevano corse, pugilato, esercizi di atletica, danze e pantomime.
Le principali gare includevano regate, corse a piedi, pugilato e tiro con l'arco, accompagnate da spettacoli come il ludus Troiae.
I ludi gladiatorii iniziarono come esibizioni funebri e divennero forme di intrattenimento di successo, includendo combattimenti tra animali e simulazioni di battaglie navali.
Gli spettacoli gladiatori furono aboliti dall'imperatore Onorio perché considerati troppo violenti.