Concetti Chiave
- Il calendario romano originariamente aveva 10 mesi, iniziando a marzo, poi furono aggiunti gennaio e febbraio.
- I mesi furono ridenominati in onore di figure storiche: Quintilis divenne Iulius e Sextilis divenne Augustus.
- Giulio Cesare introdusse l'anno solare di 365 giorni con l'anno bisestile, eliminando il mese intercalare.
- Le date fisse nei mesi erano le Calende, None e Idi, con variazioni nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre.
- I giorni della settimana derivano dai nomi dei pianeti e furono adattati dai cristiani, come "Solis dies" diventato "dominica dies".
Indice
Origine dei mesi romani
Inizialmente, l’anno dei Romani era diviso in 10 mesi ed iniziava con il mese di marzo. Ecco perché il nostro settembre era il 7° mese, ottobre, l’8°, novembre il 9° e dicembre il 10°. Successivamente furono fatte delle modifiche:
• In testa, furono aggiunti Ianuariis e Februarius
• luglio - che si chiamava Quintilis (il 5° mese) - fu denominato Iulius in onore a Giulio Cesare
• agosto - che si chiamava Sextilis (il 6° mese), fu chiamato Augustus in onore all’imperatore Augusto
Pertanto i mesi diventarono: Ianuarius, Februarius, Martius, Aprilis, Maius, Iunius, Iuluius, Augustus, Septembre, October, November, December
Riforma di Giulio Cesare
Prima della riforma di Giulio Cesare, l’anno durava 355 giorni ed ogni tanto, per recuperare la differenza che si creava fra anno lunare (355 giorni) ed anno solare (365 giorni), veniva aggiunto un altro mese, chiamato “mensis intercalaris”.
Giulio Cesare pensò allora di introdurre l’anno solare di 365 giorni + 6 ore, che ogni 4 anni venivano a creare un giorno in più da aggiungere al mese di febbraio (anno bisestile).Date fisse e calcoli
I mesi avevano tre date fisse:
• Kalendae, -arum = le calende (il 1° giorno del mese)
• Nonae,- arum = le none (il 5° giorno del mese)
• Idus, -uum = le idi (il 13° giorno del mese)
Tuttavia, nei mesi di marzo, maggio, luglio ed ottobre le none cadevano il 7° giorno e, automaticamente, le idi cadevano il 15°
Queste date si esprimevano con l’ablativo
Il giorno precedente a tali date si esprimeva con pridie + accusativo ed i giorni successivi con postridie + accusativo
Gli altri giorni venivano indicati calcolando il n° dei giorni che mancavano per arrivare alla fissa successiva, calcolando sia quello di partenza che quello di arrivo.
Origine dei giorni della settimana
I nomi dei giorni della settimana traevano origine dal nome dei pianeti: Lunae dies, Martiis dies, Mercurii dies, Iovis dies, Veneris dies, Saturni dies, Solis dies. Di origine caldea, questa suddivisione fu diffusa nell’impero romano ed anche i Cristiani l’accettarono, cambiando però il “Solis die”s(il settimo giorno, nostra domenica) in “dominica dies” (= il giorno del Signore)
Divisione del giorno solare
Il giorno solare di divideva in
• dies, dall’alba al tramonto, mediamente della durata di 12 ore
• nox, dal tramonto all’alba, mediamente della durata di 12 ore
entrambe suddivise in 12 ore
Il “dies” era diviso in “horae”: hora prima, hora secunda, ecc.
La nox era divisa in quattro “vigiliae” di quattro ore ciascuna, contando anche l’ora di partenza. Il termine “vigilia” era stato preso in prestito dal linguaggio militare in cui esso aveva il significato di “turno di guardia”
Qualche esempio:
25 luglio die octavo ante kakendasAugustus (l’ottavo giorno prima delle calende)
10 marzo die sexto ante Idus Martias (il sesto giorno prima delle idi di marzo)
8 marzo postridie Nonas Martias (il giorno successi vale Idi di marzo)
31 ottobre pridie Kalendas Novembres (il giorno antecedente le calende di novembre)
Domande da interrogazione
- Come era originariamente strutturato l'anno romano?
- Quali modifiche furono apportate al calendario romano?
- Come venivano calcolati i giorni nel calendario romano?
- Qual era l'origine dei nomi dei giorni della settimana nel calendario romano?
L'anno romano era inizialmente diviso in 10 mesi, iniziando con marzo, e i mesi erano numerati di conseguenza, con settembre come 7° mese, ottobre come 8°, novembre come 9° e dicembre come 10°.
Furono aggiunti i mesi di Ianuariis e Februarius, e i mesi Quintilis e Sextilis furono rinominati Iulius e Augustus in onore di Giulio Cesare e dell'imperatore Augusto.
I giorni erano calcolati rispetto a tre date fisse: Kalendae (1° giorno del mese), Nonae (5° o 7° giorno) e Idus (13° o 15° giorno), con i giorni precedenti e successivi espressi rispettivamente con "pridie" e "postridie".
I nomi dei giorni della settimana derivavano dai nomi dei pianeti, come Lunae dies, Martiis dies, e così via, e furono accettati anche dai Cristiani, che cambiarono "Solis dies" in "dominica dies".