Concetti Chiave
- La Prima guerra punica fu innescata dalla rivalità tra Roma e Cartagine per il controllo della Sicilia, culminando con la vittoria romana e la resa cartaginese nel 241 a.C.
- Cartagine, governata da una repubblica oligarchica e nota per la sua abilità nella navigazione, sfruttava economicamente i popoli sottomessi.
- La sconfitta cartaginese portò alla cessione di Sicilia, Corsica e Sardegna a Roma, che le integrò come province romane.
- Il periodo di cerniera tra le due guerre puniche vide Roma affrontare e sconfiggere i Galli, assicurandosi il controllo della pianura padana.
- La seconda guerra punica fu scatenata dalle azioni di Annibale nel 219 a.C., quando attaccò la città di Sagunto, alleata di Roma, provocando un conflitto su larga scala.
Indice
Roma e Cartagine: potenze a confronto
3° Secolo a.C., Roma aveva una economia molto potente, era in possesso di tutto il bacino mediterraneo e per questo motivo entrò in contatto, e in competizione, con Cartagine.
• Cartagine occupava l’occidente, era molto popolosa (450.000 abitanti)
• la politica era governata da una repubblica oligarchica di commercianti
• erano abilissimi navigatori
• sfruttarono economicamente i popoli sottomessi
Trattati e tensioni crescenti
Nel 509 a.C.
si istituì il primo trattato Roma-Cartagine, il quale regolava in maniera diplomatica le terre. Molti anni dopo, 280 a.C., fu istituito un trattato di amicizia tra le due potenze che si concluse dopo poco tempo poiché Roma iniziò a considerare Cartagine come una minaccia poiché ostacolava l’egemonia romana sulla Sicilia e il controllo del porto di Messina.
Per questo motivo, nel 264 a.C., scoppiò una guerra che durerà fino al 241, prendendo il nome di Prima guerra punica.
La prima guerra punica:
La prima guerra punica
L’occasione dello scontro fu fornita dal pretesto dato dai Siracusani che, sotto il comando di Gerone, tentarono di espugnare la città di Messina che si trovava sotto il comando dei Mamertini (mercenari campani), questi ultimi nel 265 chiesero aiuto ai Cartaginesi, poi si rivolsero a Roma che, attirata dalle prospettive di conquista, occupò Messina e costrinse Siracusa ad un’alleanza. Iniziò così la prima guerra punica.
Conseguenze della prima guerra punica
Giunti in Sicilia i romani volevano cacciare i cartaginesi, allestirono così una flotta importante che vinse contro i cartaginesi a Milazzo. Nel 256 a.C. portarono la guerra in Africa con, però, scarsi risultati: Un comandante romano, Marco Atilio Regolo, fu sconfitto e catturato assieme all’esercito. La guerra continuò ancora per 13 anni finché nel 241 a.C. il console Lutazio Catulo vinse contro i cartaginesi nelle isole Egadi sconfiggendo Cartagine che si arrese, essa dovette:
- Restituire i prigionieri
- Grandi pagamenti di guerra
- Rinunciare alla Sicilia, che diventerà la 1° provincia romana
Pochi anni dopo la guerra, 237 a.C., Roma si fece consegnare da Cartagine la Corsica e la Sardegna, che diventeranno 2° provincia romana.
Espansione romana e tensioni con i Galli
Dopo la sconfitta dei cartaginesi ci fu una fase di cerniera, 241 a.C -218 a.C.
Dopo il 241 Roma visse per 15 anni in pace, nel 235 iniziò un nuovo conflitto tra Roma e i Galli, quest’ultimi erano sbarcati in Etruria ed avevano attaccato i romani che erano ancora traumatizzati dalla sconfitta nel 390 a.C., per questo motivo, Roma, schierò subito un esercito contro i Galli e per 3 anni le due civiltà si sfidarono con dure battaglie, da cui Roma ne uscì vincitrice. Dopo aver sconfitto i Galli, i romani ottennero l’intera pianura padana. Nel frattempo Cartagine, che dopo la guerra aveva perso tutto, iniziò una campagna d’espansione verso la Spagna meridionale, la spedizione era capeggiata dalla famiglia Barca, a capo il generale Amilcare e il genero Asdrubale. Anche Roma era interessata alla Spagna, tuttavia quella settentrionale, perciò nel 220 a.C. fu firmato un trattato che regolava le rispettive aree di influenza andando a fissare sul fiume Ebro un confine.
La seconda guerra punica
La causa principale dell’inizio della seconda guerra punica fu data dai Cartaginesi: nel 219, Annibale, figlio di Amilcare, assunse il comando della spedizione decidendo di espugnare la città di Sabuto, alleata di Roma nel territorio Cartaginese. I romani chiesero dunque la restituzione della città e la testa di Annibale, ovviamente i cartaginesi rifiutarono ed iniziò così la 2° guerra punica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Prima guerra punica?
- Come si concluse la Prima guerra punica e quali furono le conseguenze per Cartagine?
- Cosa accadde durante il periodo di cerniera tra la Prima e la Seconda guerra punica?
- Quali furono le cause della Seconda guerra punica?
- Quali furono le azioni di Roma e Cartagine in Spagna prima della Seconda guerra punica?
La Prima guerra punica scoppiò nel 264 a.C. a causa della competizione tra Roma e Cartagine per il controllo della Sicilia e del porto di Messina, dopo che i Mamertini chiesero aiuto a Roma contro Siracusa e Cartagine.
La Prima guerra punica si concluse nel 241 a.C. con la vittoria romana alle isole Egadi. Cartagine dovette restituire i prigionieri, pagare grandi somme di guerra e rinunciare alla Sicilia, che divenne la prima provincia romana.
Durante il periodo di cerniera (241 a.C. - 218 a.C.), Roma visse in pace per 15 anni, ma affrontò un conflitto con i Galli, ottenendo il controllo della pianura padana. Cartagine, invece, iniziò una campagna di espansione verso la Spagna meridionale.
La Seconda guerra punica fu causata dall'espansione cartaginese in Spagna e dall'assedio di Sagunto da parte di Annibale nel 219 a.C., città alleata di Roma. La richiesta romana di restituire Sagunto e consegnare Annibale fu rifiutata, portando allo scoppio della guerra.
Prima della Seconda guerra punica, Cartagine, guidata dalla famiglia Barca, espanse il suo controllo verso la Spagna meridionale, mentre Roma si interessò alla Spagna settentrionale, stabilendo un confine sul fiume Ebro con un trattato nel 220 a.C.