Concetti Chiave
- Roma dal V secolo a.C si espanse militarmente, scontrandosi con le città etrusche di Chiusi e Veio, conquistando importanti vie commerciali.
- Le guerre di Roma si estendono ai popoli italici, come Volsci ed Equi, e alle popolazioni della Lega Latina.
- I Galli, noti anche come Celti, rappresentarono una minaccia per Roma, arrivando a scontrarsi nel 390 a.C sotto la guida di Brenno.
- La leggenda narra che un gruppo di oche avvisò i Romani della presenza dei Galli, salvando la città.
- I reperti archeologici suggeriscono che i danni a Roma durante l'invasione gallica furono minori rispetto a quanto tramandato.
L'espansione di Roma
Roma dal V secolo a.C assunse l’aspetto di una vera e propria potenza regionale di notevoli dimensioni. Dai sette colli cominciò ad espandersi sempre più, con numerose guerre, ad esempio contro le città etrusche di Chiusi e Veio. Dopo la vittoria con Veio, sopraggiunta dopo dieci anni di conflitti, Roma prese il controllo delle vie commerciali di Lazio, Etruria e Campania. Successivamente affrontò diversi popoli italici, come Volsci ed Equi, per poi scontrarsi contro le popolazioni della Lega Latina.
Conflitti con i Galli
In seguito Roma si impegnò in altre guerre, questa volta di difesa, soprattutto contro i Galli, chiamati anche Celti o Galati. L’arrivo dei Galli non fu un evento improvviso, infatti già dalla fine del V secolo a.C diverse migliaia valicarono le Alpi e si stabilirono prevalentemente nel Nord Italia. I Romani suddivisero la “Gallia”, ovvero il territorio abitato dai Celti, in Gallia Cisalpina (cioè “al di qua” delle Alpi”, ovvero in un territorio corrispondente a quello dell’attuale Pianura Padana) e in Gallia transalpina (al di là delle alpi).
Leggende e realtà storiche
Uno dei primi scontri tra le due popolazioni si verificò nel 390 a.C, quando i Galli, sotto la guida di Brenno, dopo aver sorpassato gli Appennini, riuscirono ad arrivare sino all’Etruria, per poi essere bloccati solo ai piedi del Campidoglio.
Secondo la leggenda fu un gruppo di oche, appostate nei paraggi, ad accorgersi della presenza dei Galli e a svegliare i Romani, che riuscirono a salvarsi.
Un’altra leggenda racconta invece che i Celti devastarono la città, incendiandola, ma basandosi sui reperti archeologici oggi è accreditata l’idea che i danni alla città non siano stati tanto ingenti quanto tramandato e sembra che i Galli abbandonarono la città dietro pagamento di un ingente riscatto.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali conquiste di Roma durante la sua espansione nel V secolo a.C?
- Come si suddivideva il territorio abitato dai Galli secondo i Romani?
- Qual è la leggenda legata al primo scontro tra Romani e Galli nel 390 a.C?
Roma si espanse notevolmente, conquistando città etrusche come Chiusi e Veio, e controllando le vie commerciali di Lazio, Etruria e Campania.
I Romani suddividevano il territorio dei Galli in Gallia Cisalpina, situata nella Pianura Padana, e Gallia Transalpina, al di là delle Alpi.
La leggenda narra che un gruppo di oche avvertì i Romani della presenza dei Galli, permettendo loro di salvarsi, mentre un'altra versione racconta che i Galli devastarono la città, ma i danni furono meno gravi di quanto tramandato.