Concetti Chiave
- Nel V secolo a.C., Roma affrontò pressioni esterne dai Volsci e dagli Equi, che minacciavano i confini meridionali e orientali del Lazio.
- I Volsci si impadronirono della pianura pontina e stabilirono importanti centri ad Anzio e Velletri, mentre gli Equi compivano scorrerie sul territorio romano.
- La tradizione romana narra episodi epici di questa guerra, evidenziando figure leggendarie come Coriolano e Cincinnato, simboli di resistenza e leadership romana.
- Roma subì iniziali sconfitte, complicate da dissidi interni e una carestia nel 492 a.C., che portarono a una richiesta di grano a Cere.
- Spurio Cassio stipulò un accordo con gli Ernici nel 486 a.C., rafforzando l'alleanza latina e contribuendo alle vittorie romane nelle successive campagne militari.
Indice
La minaccia dei Volsci e degli Equi
La situazione esterna era mutata a svantaggio di Roma e delle comunità latine per la pressione delle popolazioni dell’interno. In particolare, ai confini meridionali e orientali del Lazio i Volsci, approfittando dell’indebolimento Etrusco, si erano impadroniti della pianura pontina, arrivando fino al mare e facendo di Anzio e Velleteri i loro centri più importanti.
Gli Equi, a ridosso dei colli Albani, attuavano rapide scorrerie in territorio romano e latino. Fra Volsci ed Equi gli Ernici erano meno pericolosi.Episodi epici e leggendari
La tradizione romana racconta con toni epici singoli episodi della lunghissima guerra contro questi popoli, consacrando i nomi di personaggi leggendari come Coriolano (il generale Romano che come risposta ad un torto subito, passò in un primo tempo dalla parte dei volsci) e Cincinnato (dedito alle attività agricle abbandonò il proprio podere quando gli fu affidato il comando assoluto delle truppe come dittatore, e tornò poi al proprio campicello dopo la vittoria conseguita). Dovette in realtà trattarsi di una interminabile serie di scorrerie, con alcuni grandi e decisivi scontri.
Dissidi interni e carestia a Roma
All’inizio i Volsci dovettero avere la meglio, in coincidenza con un periodo di dissidi interni a Roma, che sfociarono nell’organizzazione autonoma della plebe in contrapposizione allo stato patrizio. In questa pirma fase le devastazioni arrivarono fino alle porte di Roma, che nel 492 soffrì anche di carestia per affrontare la quale chiese grano a Cere, dopo che Aristodemo di Cuma bloccò il carico di viveri che i romani avevano acquistato in territorio Cumano.
L'accordo con gli Ernici
Di grande imporanza fu l’accordo che Spurio Cassio stipulò con gli Ernici nel 486 acquistando alla causa latina questa piccola popolazione montanara. L’annalistica registra una serie di controffensive vittoriose di Roma (le gloriose campagne di Cincinnato, tipico rappresentante di un ceto dirigente dei piccoli proprietari, al quali si attribuisce la vittoria sui volsci ed equi sul monte Algido nel 458).
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali minacce esterne per Roma nel V secolo a.C.?
- Chi erano Coriolano e Cincinnato e quale ruolo ebbero nelle guerre contro i Volsci e gli Equi?
- Quali furono le conseguenze interne a Roma durante le guerre del V secolo a.C.?
Le principali minacce esterne per Roma furono i Volsci e gli Equi, che approfittarono dell'indebolimento etrusco per espandersi nel Lazio, mentre gli Ernici erano considerati meno pericolosi.
Coriolano era un generale romano che inizialmente si schierò con i Volsci, mentre Cincinnato era un dittatore romano che guidò le truppe alla vittoria contro i Volsci e gli Equi, tornando poi alla sua vita agricola.
Durante le guerre, Roma affrontò dissidi interni che portarono all'organizzazione autonoma della plebe contro lo stato patrizio e soffrì di una carestia nel 492 a.C., risolta grazie all'accordo con Cere per l'approvvigionamento di grano.