Concetti Chiave
- Nel III secolo a.C., Roma iniziò a espandersi nel Sud Italia, focalizzandosi sulle colonie greche come Taranto.
- Taranto chiese aiuto a Pirro, re dell’Epiro, che desiderava emulare Alessandro Magno e creare un impero universale.
- Pirro ottenne vittorie contro Romani e Cartaginesi grazie alla fedeltà delle sue truppe, ma non riuscì a sconfiggere Roma.
- La vittoria di Roma a Maleventum nel 275 a.C. portò Pirro a ritirarsi, permettendo a Roma di controllare l'Italia Meridionale.
- Pirro è ricordato positivamente nelle fonti come un sovrano mite e valoroso, morto durante l'assedio di Argo nel 272 a.C.
Indice
L'espansione di Roma nel sud Italia
Roma, a partire dai primi anni del III secolo a.C cominciò ad espandersi anche nel Sud Italia, puntando in particolar modo alle colonie greche. Tra le polis messe sotto pressione vi era Taranto, ricca città ancora oggi celebre per i suoi ori. La polis chiede aiuto a Pirro, re dell’Epiro, un piccolo regno greco che si affacciava sull’Adriatico.
Pirro e la sua campagna militare
Pirro, che desidrava emulare Alessandro Magno e intendeva creare un impero universale, accetto la richiesta di aiuto e inviò diversi contingenti di truppe in Sicilia. Pirro non si schierò solo contro i Romani, ma anche contro i Cartaginesi. Il sovrano riuscì ad ottenere diverse vittorie, soprattutto grazie alla fedeltà delle sue truppe, tuttavia non fu n grado di competere con la potenza di Roma, che era in continua espansione. Roma riuscì a sconfiggere il Regno dell’Epiro nel 275 a.C a Maleventum, che per la vittoria venne rinominato Beneventum.
La sconfitta di Pirro e il controllo romano
Pirro dunque preferì abbandonare la penisola e tornare in patria, mentre Roma nel 270 a.C prese il controllo di Taranto e riuscì ad ottenere il controllo su tutta l’Italia Meridionale.
La figura di Pirro nella storia
Nonostante le fonti che ci hanno tramandato la storia romana fossero nettamente di parte, motivo per cui i sovrani nemici erano descritti in maniera negativa, Pirro è comunque caratterizzato da una luce positiva, infatti si tramanda di un sovrano mite ed equilibrato, in grado di incitare le proprie truppe, nonché il primo a schierarsi sul fronte di battaglia e a lanciarsi nei combattimenti. Secondo le fonti Pirro avrebbe poi perso la vita nel 272 a.C, quando durante l’assedio di Argo un’anziana donna scagliò una tegola da un tetto, che colpì il sovrano tramortendolo e lasciandolo indifeso ai piedi dei nemici, che lo uccisero.
Domande da interrogazione
- Quali furono le motivazioni dietro l'espansione di Roma nel sud Italia?
- Come si concluse la campagna militare di Pirro contro Roma?
- Come viene ricordata la figura di Pirro nella storia?
Roma iniziò ad espandersi nel sud Italia nel III secolo a.C., puntando in particolare alle colonie greche come Taranto, per consolidare il suo potere e influenza nella regione.
La campagna militare di Pirro si concluse con la sua sconfitta a Maleventum nel 275 a.C., dopo di che Roma prese il controllo di Taranto e dell'intera Italia Meridionale entro il 270 a.C.
Nonostante le fonti romane fossero di parte, Pirro è ricordato positivamente come un sovrano mite ed equilibrato, capace di incitare le sue truppe e combattere in prima linea, fino alla sua morte nel 272 a.C. durante l'assedio di Argo.