Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Senato nominava un magistrato come presidente della commissione elettorale, responsabile dell'iscrizione dei candidati dopo aver verificato i requisiti legali.
  • I candidati indossavano una toga candida e facevano propaganda nei luoghi pubblici, aiutati da un "nomenclator" e altri sostenitori.
  • Esistevano tre tipi di comizi: curiati, centuriati e tributi, ognuno con compiti specifici nella selezione dei magistrati.
  • Durante le elezioni, gli elettori votavano in recinti di legno o muratura (Saepta Iulia), utilizzando tavolette per esprimere le loro preferenze.
  • Al termine dei comizi, il presidente proclamava gli eletti con la cerimonia della "renuntiatio", ma i magistrati assumevano l'incarico dal primo gennaio successivo.

Indice

  1. Preparativi per le elezioni
  2. Campagna elettorale e propaganda
  3. Tipi di comizi e loro funzioni
  4. Procedura di voto e proclamazione

Preparativi per le elezioni

Quando si avvicinava il periodo delle elezioni, che di solito si tenevano nel mese di luglio, il Senato nominava un magistrato con la funzione di presidente della commissione elettorale. Chi desiderava candidarsi alle varie magistrature dichiarava la propria intenzione (= professio) a tale magistrato che provvedeva ad iscriverlo in apposite liste dopo aver controllato che esso fosse in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge.

Quindi il Senato, almeno un mese prima, rendeva nota la data dei comizi elettorali dopo che gli àuguri, tratti gli auspici avevano individuato il giorno più fausto.

Campagna elettorale e propaganda

Si apriva allora campagna elettorale. In questa fase, i candidati avevano l’obbligo di indossare una toga candida da cui è derivato il termine “candidato” e per questo era molto facile riconoscerli. I candidati, per farsi propaganda ed illustrare la bontà del proprio programma, frequentavano assiduamente i luoghi pubblici come il Fòro, proprio come succede oggi. In questi giri di propaganda, il candidato era accompagnato da un “nomenclator”, cioè da uno schiavo molto intelligente e fisionomista che aveva il compito di ricordargli il nome delle persone che aveva incontrato. Nelle tornate elettorali, esso era anche aiutato da altre persone – schiavi, amici, clienti – che facevano propaganda sia verbale che scritte, tramite volantini od iscrizioni varie direttamente sui muri.

Tipi di comizi e loro funzioni

Arrivato il giorno prescelto, iniziavano i comizi. Tale termine deriva da com + ire, cioè andare insieme). A Roma esistevano tre tipi di comizi: i comizi curiati, i comizi centuriati ed i comizi tributi. I comizi curiati in latino “comitia curiata”) erano composti dai soli patrizi divisi in trenta curie; col tempo essi persero importanza e il loro ruolo diventò solo quello di ratificare le scelte operate dagli altri due comizi. I Comizi centuriati (in latino “Comitia centuriata”) erano le assemblee dei cittadini divisi a seconda della ricchezza posseduta (= il censo); le 193 centurie in , cui erano divise, comprendevano soprattutto aristocratici e cavalieri ed avevano il compito di eleggere i magistrati più importanti, cioè i pretori, i censori e i consoli. Erano le assemblea di tutti i cittadini (I Comizi tributi (in latino “Comitia tributa”), inizialmente dei soli plebei, divisi in 35 tribù. Eleggevano i magistrati minori, cioè i questori, gli edili ed i tribuni della plebe. Ogni Comizio aveva il proprio luogo per riunirsi: sul Campidoglio i Comizi curiati, nel Campo Marzio i Comizui centuriati i Comizi centuriati e nel Fòro i comizi tributi.

Procedura di voto e proclamazione

In occasione delle elezioni venivano eretti dei recinti di legno entro i quali si riunivano gli elettori per votare divisi per centurie o tribù. Con Cesare tali recinti furono costruiti in muratura, chiamati “Saepta Iulia”. Al momento dell’ingresso, ad ogni elettore veniva consegnata una tavoletta (=tabella) su cui veniva scritta la preferenza. Ovviamente, risultavano eletti coloro che avevano riportato il maggior numero di voti. A conclusione della giornata elettorale, il presidente dell’assemblea elettorale provvedeva a proclamare solennemente gli eletti con la cerimonia della “renuntiatio”. Tuttavia i magistrati designati entravano in carica col primo gennaio successivo.

Domande da interrogazione

  1. Come venivano organizzate le elezioni nell'antica Roma?
  2. Le elezioni si tenevano di solito a luglio, con un magistrato nominato dal Senato come presidente della commissione elettorale. I candidati dichiaravano la loro intenzione di candidarsi e venivano iscritti in liste dopo verifica dei requisiti. La data dei comizi elettorali veniva annunciata almeno un mese prima.

  3. Qual era il ruolo dei candidati durante la campagna elettorale?
  4. I candidati indossavano una toga candida e frequentavano luoghi pubblici per fare propaganda. Erano accompagnati da un "nomenclator" per ricordare i nomi delle persone incontrate e supportati da schiavi, amici e clienti per la propaganda verbale e scritta.

  5. Quali erano i tipi di comizi esistenti a Roma e le loro funzioni?
  6. Esistevano tre tipi di comizi: i comizi curiati, composti da patrizi, che ratificavano le scelte degli altri comizi; i comizi centuriati, che eleggevano i magistrati più importanti; e i comizi tributi, che eleggevano i magistrati minori.

  7. Come si svolgeva il processo di voto e proclamazione degli eletti?
  8. Gli elettori votavano in recinti divisi per centurie o tribù, ricevendo una tavoletta per esprimere la preferenza. Gli eletti erano quelli con il maggior numero di voti e venivano proclamati con la cerimonia della "renuntiatio", ma entravano in carica il primo gennaio successivo.

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