Concetti Chiave
- Il senato era il cuore del sistema politico romano, composto dai capifamiglia patrizi più importanti.
- Le assemblee popolari, chiamate comizi, includevano i curiati, tributi e centuriati, ognuno con ruoli specifici.
- Servio Tullio introdusse l'ordinamento per centurie, dividendo i cittadini in classi basate su reddito e ruolo militare.
- Le magistrature romane erano elettive, collegiali e temporanee, senza compensi economici, e dotate di imperium.
- I consoli, principali magistrati con poteri di comando, avevano cariche annuali e diritto di veto reciproco.
Indice
Le istituzioni romane
Le principali Istituzioni romane furono stabilite già in età monarchica e vennero ereditate dalla repubblica.
Il sistema politico romano
Il cuore del sistema politico era il senato, formato dai più importanti capifamiglia patrizi.
Le assemblee e le classi sociali
C'erano diverse assemblee popolari, chiamate comizi (curiati, tributi e centuriati).
Il primitivo ordinamento della società romana era basato su tre tribú, ciascuna delle quali formata da dieci curie. Secondo la tradizione, fu Servio Tullio che introdusse l’ordinamento per centurie (gruppi di 100 uomini), dividendo i cittadini in classi, a seconda ad reddito e del contributo di forze militari dato allo stato. Cosa che implicava un diverso grado di partecipazione alle decisioni politiche. Nel comizi centuriati, la più importante assemblea popolare, esercitavano effettivamente il potere i cittadini delle prime due classi, cioè i più ricchi, che fornivano all'esercito 98 delle 193 centurie previste.Le magistrature romane
Le magistrature romane erano elettive, collegiali e temporanee, e non davano diritto a compensi economici. Le più importanti erano dotate di imperium, ossia il potere di comando militare e civile. I magistrati più autorevoli, i due consoli, detenevano un grande potere di governo, bilanciato però dal fatto che la loro carica era annuale e che ciascuno di essi aveva diritto di veto sulle decisioni dell'altro. Altre magistrature erano la dittatura (che aveva però carattere straordinario), la pretura, la questura e la censura, che doveva fra l'altro controllare il comportamento dei senatori.