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Concetti Chiave

  • Caligola trasformò il principato in un governo assoluto, assumendo il titolo di pater patriae e imponendo il culto dell'imperatore vivente.
  • Nonostante i suoi progetti ambiziosi, Caligola non riuscì a portarli a termine a causa di una malattia e di un declino mentale.
  • Caligola umiliò il Senato e dilapidò le finanze pubbliche, portando a numerosi processi contro figure di spicco.
  • Dopo l'assassinio di Caligola da parte delle forze pretoriane, suo zio Claudio fu acclamato imperatore e riformò l'amministrazione imperiale.
  • Claudio fu avvelenato dalla sua seconda moglie, Agrippina, che voleva mettere al potere suo figlio Nerone.

Indice

  1. Caligola e il governo assoluto
  2. La fine di Caligola e l'ascesa di Claudio
  3. Le riforme di Claudio e il ruolo dei liberti

Caligola e il governo assoluto

Con Caligola fu evidente che il principato era una copertura per il governo assoluto: egli pose immediatamente fine agli indugi di Tiberio, assumendo il titolo di pater patriae ed imponendo il culto dell’imperatore vivente (che Augusto aveva rimosso, facendosi adorare in Oriente come Augustus e Roma, in Occidente come genius Augusti).

La fine di Caligola e l'ascesa di Claudio

In sostanza, però, Caligola non portò a termine i suoi progetti in quanto una malattia pose fine alla sua vita nel 41 d.C., non prima di aver compromesso il suo equilibrio mentale; fece in tempo a compiere molti processi contro personaggi imminenti, umiliando il Senato e dilapidando le finanze pubbliche: mentre Tiberio aveva mandato a morte Seiano, il prefetto pretorio, nel caso di Caligola furono le forze pretoriane ad uccidere l’imperatore.

Le riforme di Claudio e il ruolo dei liberti

Dopo aver ucciso Caligola i pretoriani trovarono, nascosto dietro una tenda, suo zio Claudio (41-54 d.C.): egli temeva di fare la stessa fine del nipote, ma i pretoriani lo acclamarono imperatore; Claudio prese una serie di disposizioni importanti anche dal punto di vista militare, cominciando a costituire in modo più stabile i confini dell’impero e, nello stesso tempo, allargando la pace. Fu meritoria anche l’azione volta a rendere più razionale l’amministrazione della coorte, cioè della domus Augusti, sostituendo ai servi schiavi i liberti come principali funzionari del principe (l’affidare un tale potere ai liberti fu ritenuto eccessivo da Svetonio). Fu un liberto, Narciso, che riuscì a scongiurare un tentativo di assassinio da parte della moglie dell’imperatore, Messalina; la seconda moglie di Claudio, Agrippina, riuscì tuttavia in ciò che Messalina aveva fallito: secondo alcune testimonianze essa avvelenò il marito con il preciso fine di porre al potere il figlio Nerone, che era nato da un precedente matrimonio.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la natura del governo di Caligola?
  2. Caligola instaurò un governo assoluto, ponendo fine agli indugi di Tiberio e imponendo il culto dell'imperatore vivente.

  3. Come terminò il regno di Caligola e chi salì al potere dopo di lui?
  4. Caligola morì nel 41 d.C. a causa di una malattia e fu ucciso dalle forze pretoriane; suo zio Claudio fu acclamato imperatore dai pretoriani.

  5. Quali furono le riforme principali di Claudio e quale ruolo ebbero i liberti?
  6. Claudio stabilizzò i confini dell'impero e razionalizzò l'amministrazione della domus Augusti, affidando ai liberti ruoli di funzionari principali, un'azione considerata eccessiva da alcuni storici come Svetonio.

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