Concetti Chiave
- Commodo nacque a Lanuvio nel 161 e fu nominato Cesare a soli 5 anni, ricevendo un'ottima istruzione.
- Viaggiò con Marco Aurelio nelle province orientali in risposta a una ribellione e divenne ufficialmente adulto nel 175.
- Assunse il rango di imperatore e il titolo di Augusto, condividendo il potere con il padre fino alla morte di quest'ultimo nel 180.
- Commodo divinizzò Marco Aurelio e investì in edifici commemorativi e spettacoli, causando problemi finanziari all'Impero.
- Il regno di Commodo si concluse nel 195 quando Settimio Severo lo dichiarò nemico di Roma.
Indice
Infanzia e educazione di Commodo
L'imperatore Commodo nacque nell'antica città di Lanuvio (vicino Roma) nel 161 e aveva come padre l'allora imperatore Marco Aurelio. A soli 5 anni, fu nominato Cesare e così ricevette una buona istruzione.
Viaggi e crescita politica
In seguito viaggiò con il padre nelle province orientali e visitò le città di Antiochia e di Atene.
Questo perchè in questi territori vi era una ribellione in corso. Durante i preparativi della guerra contro Cassio, Commodo assunse la toga di fronte al Danubio e, nel 175, divenne ufficialmente adulto.Ascesa al potere e matrimonio
Nei due anni appena successivi Commodo assunse il rango di imperatore e il titolo di Augusto, condividendo il potere con il padre, ottenne il tribunato e divenne console (nulla da segnalare sul suo mandato da console, ebbe una carriera tranquilla) e si sposò con Bruzia Crispina. Nel 180 morì Marco Aurelio, facendo diventare Commodo il nuovo imperatore.
Politica e declino dell'impero
Commodo iniziò col divinizzare la figura di Marco Aurelio ed ad istituire degli edifici che commemorassero le vittorie dei Romani contro le popolazioni germaniche e si dedicò anche agli spettacoli pubblici e alle corti private. Questo, però, fece in modo che tutti i soldi dei cittadini romani furono spesi e, in un periodo di crisi come quello che l'Impero stava passando, scatenarono diverse congiure, tutte fallite. L'impero di Commodo terminò nel 195, quando Settimio Severo riesce a renderlo un nemico di Roma.