Concetti Chiave
- L'Arco di Costantino, eretto tra il 314 e 315, celebra la vittoria di Costantino su Massenzio ed è situato presso il Colosseo.
- Molta della decorazione scultorea dell'arco non è originale ma recuperata da monumenti precedenti, con elementi di epoche traianea, adrianea e aureliana.
- I rilievi interni e le statue provengono da tempi di Traiano, mentre i tondi sui lati maggiori sono dell'epoca di Adriano.
- Le sculture di recupero hanno un significato politico, simboleggiando il legame di Costantino con i periodi di massimo splendore dell'impero romano.
- I rilievi commissionati da Costantino illustrano la campagna contro Massenzio e il suo ingresso trionfale a Roma.
Indice
Costantino e l'architettura civile
Costantino non trascurò di abbellire Roma, non solo in ambito di edilizia religiosa, ma anche con interventi di architettura civile.
L'arco di trionfo e le sue decorazioni
Splendido esempio di rappresentazione visuale del suo potere e il triplice arco di trionfo che fece erigere, nel 314-315, presso il Colosseo, per celebrare la vittoria contro Massenzio.
Peculiarità di dell'arco di Costantino è il fatto che gran parte della decorazione scultorea non è originale, ma recuperata da monumenti precedenti: i rilievi interni all'arcata centrale sono di età traianea, come quelli sui lati brevi esterni della struttura e le statue di prigionieri daci sulle colonne; sono invece dell'epoca di Adriano i tondi disposti a coppie sui due lati maggiori della struttura, che rappresentano scene di caccia e di sacrificio.
Ancora, sopra i due archi minori si trovano quattro copie di rilievi di età aureliana. Eseguiti espressamente per questo monumento sono soltanto i sei rilievi rettangolari disposti sopra gli archi laterali collocati alla stessa altezza sui due lati brevi.
Sculture di recupero e significato politico
La presenza di un nucleo così cospicua di sculture di recupero ha fatto pensare, in passato, a una decadenza delle botteghe scultoree romane, da tempo inattive. In realtà, la ragione fondamentale del reimpiego di così tanti scultore è esclusivamente politica. Costantino intende manifestare esplicitamente il suo intento di ricollegarsi ai momenti di maggiore splendore dell'impero romano, che gli si propone di rinnovare. I rilievi da lui commissionati raffigurano scene della campagna militare contro Massenzio, conclusasi con la vittoria del ponte Milvio, e del suo ingresso trionfale in città.