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Concetti Chiave

  • La rivoluzione tardo-romana è suddivisa in quattro fasi, culminando con una società nuova priva dell'impero nel V secolo.
  • Nel III secolo, l'impero subisce pressioni esterne da parte delle popolazioni barbare, spingendo Roma a rafforzare le sue difese.
  • Le riforme di Diocleziano e Costantino mirano a ristabilire l'ordine sociale e garantire la stabilità delle frontiere.
  • Nel IV secolo, il rafforzamento dell'esercito e delle strutture burocratiche aumenta la pressione fiscale, necessitando di una burocrazia efficiente.
  • Il ricambio sociale porta alla crescita del divario tra ricchi e poveri, con esenzioni fiscali che arricchiscono pochi mentre molti sostengono un pesante carico fiscale.

Indice

  1. La rivoluzione tardo-romana
  2. Trasformazioni economiche e sociali
  3. Riforme militari e fiscali

La rivoluzione tardo-romana

Nei due secoli e mezzo che precedono la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) vi fu una rivoluzione profonda («rivoluzione tardo-romana») suddivisibile in quattro fasi:

1. Prima metà del III secolo: l’impero vive un’età di pace e relativo splendore.

2. Seconda metà del III secolo: l’esercito cede alle pressioni delle popolazioni barbare e viene ripetutamente sconfitto.

3.

IV secolo: l’impero vive una serie di importanti trasformazioni militari e politiche, dettate dall’insediamento dei popoli «barbari», dalla progressiva cristianizzazione dell’impero, dall’ampliarsi del divario tra ricchi e poveri e tra Oriente e Occidente.

4. V secolo: le trasformazioni precedenti fanno emergere una società nuova, senza l’impero.

Trasformazioni economiche e sociali

Già nel corso del II secolo la crescita economica dell’Impero, governato da un’aristocrazia ristretta e culturalmente molto omogenea (quella dei senatori), subisce un’interruzione: i primi imperatori, infatti, avevano preferito appoggiare il ceto senatorio a discapito di quello dei cavalieri, molto più produttivo, e i proventi per la costruzione e il mantenimento dell’impero, essendo finite le guerre di espansione, provenivano soprattutto dalle provincie. La situazione è aggravata dalla pressione dei barbari, la cui minaccia si fa seria alla metà del III secolo, tanto che Roma viene cinta con nuove mura, che prendono il nome di Aureliane dall’imperatore allora regnante; è la stessa necessità di difesa a promuovere riforme fondamentali, per ristabilire ordine sociale e garantire stabilità alle frontiere, come quelle di Diocleziano e Costantino.

Riforme militari e fiscali

La nuova organizzazione dell’esercito, formato ormai da seicentomila soldati, comportava nuovi costi e ciò spinse ad aggravare la pressione fiscale, per sostenere la quale era necessaria una burocrazia più efficiente. Fu quindi necessario allestire una «macchina statale» senza precedenti, modello delle future monarchie nazionali, al cui vertice si richiedevano militari di carriera e non più aristocratici o senatori, anche provenienti dai ceti più bassi (Diocleziano: figlio di liberti; Galerio: figlio di pastori). Ma questo ricambio del vertice sociale, che vedeva l’entrata in scena di personaggi arricchiti lecitamente o illecitamente soprattutto come esattori delle tasse, favorì l’accrescimento del divario tra ricchi e poveri: in pochi diventavano sempre più ricchi per effetto di esenzioni fiscali e in molti dovevano sostenere un sempre più gravoso carico di tributi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le fasi principali della "rivoluzione tardo-romana"?
  2. La "rivoluzione tardo-romana" si suddivide in quattro fasi: un periodo di pace e splendore nella prima metà del III secolo, sconfitte militari nella seconda metà del III secolo, trasformazioni politiche e militari nel IV secolo, e l'emergere di una nuova società nel V secolo.

  3. Quali furono le cause della crisi economica dell'Impero nel III secolo?
  4. La crisi economica fu causata dall'interruzione della crescita economica, dalla preferenza degli imperatori per il ceto senatorio, dalla fine delle guerre di espansione e dalla crescente minaccia dei barbari, che portò alla costruzione delle mura Aureliane e a riforme difensive.

  5. Come influirono le riforme del IV secolo sulla struttura sociale dell'Impero?
  6. Le riforme del IV secolo portarono a un aumento della pressione fiscale e alla creazione di una burocrazia efficiente, con militari di carriera al vertice. Questo cambiamento favorì l'aumento del divario tra ricchi e poveri, con pochi che si arricchivano grazie a esenzioni fiscali e molti che subivano un carico tributario crescente.

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