Concetti Chiave
- Il proletariato urbano di Roma post-guerre puniche era composto da contadini impoveriti, incapaci di competere con l'economia agricola estera.
- Senza risorse per convertire le colture, molti vendettero le terre e si trasferirono in città, causando un’impennata della disoccupazione urbana.
- Tiberio Gracco, eletto tribuno della plebe, propose una riforma agraria per redistribuire le terre ma incontrò l'opposizione dei latifondisti e fu ucciso.
- Caio Gracco, seguendo le orme del fratello, ripropose la riforma agraria e cercò di estendere la cittadinanza, ma fallì e morì durante una rivolta.
- I tentativi dei Gracchi di risolvere la crisi agraria evidenziano il conflitto tra riformatori e senato, culminando in violente repressioni.
Indice
Il declino dei contadini romani
Il proletariato urbano di Roma durante l’epoca dei gracchi cioè dopo le guerre puniche era formato principalmente dai quei contadini o piccoli proprietari terrieri che erano partiti per combattere e dopo le tre guerre avevano subito gravi danni economici. Infatti i loro terreni erano inariditi ed erano rimasti incolti e oltretutto avevano trovato una forte concorrenza estera sui prezzi dei cereali.
Quindi questa gente non possedendo i capitali necessari per convertire le proprie colture in vigneti o uliveti molto più redditizi provò a vendere i propri territori ai ricchi proprietari terrieri con la speranza di essere assunti come contadini con un salario fisso.La crisi del proletariato urbano
Ma i questi rifiutano perché traevano più guadagni dalla manodopera servile.
Quindi gli ex proprietari terrieri si trasferirono in massa nelle città crearono una vasta disoccupazione. Alcuni di loro erano diventati clientes cioè delle masse di persone manovrate da potenti famiglie che volevano difendere solo i proprio interessi.
In questa situazione di crisi provarono a trovare una soluzione i due fratelli Tiberio Sempronio Gracco e Caio Sempronio Gracco.
Le riforme di Tiberio Gracco
Il primo che provò a risolvere questo problema fu Tiberio. Nonostante provenisse da una famiglia patrizia si fece eleggere tribuno della plebe. Lui non sopportava che moltissima gente (cioè il proletariato) fosse costretta a vivere in una situazione di miseria senza un occupazione fissa e credeva che il protrarsi di questa situazione avrebbe portato alla rovina Roma.
L’esercito di Romano si basavo sulla divisione della popolazione in censo quindi sugli ex-contadini che si era trasformati in proletariato urbano. Questo proletariato non poteva essere censito quindi Roma si trovava sfornita di uomini che potessero formare un esercito che potesse difendere i vasti possedimenti romani. Così Tiberio nel 133 a.C dopo essersi fatto eleggere tribuno della plebe propose una legge agraria che avrebbe dovuto confiscare i terreni hai ricchi latifondisti e ridistribuirla tra la popolazione.
La fine di Tiberio e l'ascesa di Caio
Ma il dissenso dei latifondisti fu violentissimo e Tiberio fu accusato di voler impossessarsi del potere. Il senato votò contro di lui e nel caos che seguì Tiberio Gracco fu ucciso.
A dieci anni dalla sua morte tentò l’impresa Caio. Anche lui si fece eleggere tribuno ripropose la lex agraria (legge agraria) del fratello ma lui propose anche di allargare la cittadinanza hai socii italiani. Con questa proposta si inimicò il ceto della plebe che temeva di rimanere danneggiata. Nel 121 a.C non venne rieletto tribuno e quindi tentò con una rivolta armata di schiavi ma il senato soffocò la rivolta nel sangue e Caio si fece uccidere da un suo schiavo
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione economica del proletariato urbano di Roma dopo le guerre puniche?
- Quali furono le proposte di Tiberio Sempronio Gracco per risolvere la crisi del proletariato?
- Come reagì il senato alle proposte di Tiberio Gracco?
- Quali furono le azioni di Caio Sempronio Gracco e il loro esito?
Dopo le guerre puniche, il proletariato urbano di Roma era composto principalmente da contadini e piccoli proprietari terrieri che avevano subito gravi danni economici, con terreni inariditi e concorrenza estera sui prezzi dei cereali.
Tiberio Sempronio Gracco propose una legge agraria nel 133 a.C. per confiscare i terreni dei ricchi latifondisti e ridistribuirli tra la popolazione, cercando di alleviare la miseria del proletariato urbano.
Il senato reagì con violento dissenso alle proposte di Tiberio Gracco, accusandolo di voler prendere il potere, e nel caos che seguì, Tiberio fu ucciso.
Caio Sempronio Gracco ripropose la legge agraria del fratello e cercò di allargare la cittadinanza ai socii italiani, ma si inimicò la plebe. Non rieletto tribuno, tentò una rivolta armata che fu soffocata dal senato, e Caio si fece uccidere da un suo schiavo.