Concetti Chiave
- Dopo il ritiro di Silla, il Senato romano si trovò incapace di gestire le crescenti crisi interne e internazionali.
- Pompeo emerse come leader militare essenziale per sostenere il Senato e ristabilire l'ordine a Roma.
- Pompeo, insieme a Quinto Lutezio Catulo, represse una rivolta in Etruria, causata dalla distribuzione delle terre di Silla.
- Inviato in Spagna, Pompeo affrontò la resistenza di Quinto Sartorio, che lottava per l'indipendenza della Lusitania.
- La guerriglia in Spagna durò quattro anni, terminando nel 72 a.C. con l'assassinio di Sartorio, consolidando il successo di Pompeo.
Il ritiro di Silla
Quando Silla, nel 79 a.C., si ritirò volontariamente dalla vita politica, convinto di aver ormai portato a compito il suo progetto legislativo e di averne controllato l’attuazione, il Senato non fu più in grado di governare Roma. Per quanto Silla si fosse impegnato nel suo disegno di restaurazione dei loro poteri, gli esponenti della classe senatoria non si erano dimostrati all’altezza della situazione: chiusi in un mondo fatto di poche famiglie, indifferenti a quelli che non erano i loro interessi personali e incapaci di gettare lo sguardo oltre i confini della città in cui identificavano l’impero.
La necessità di un nuovo leader
I problemi erano molti e tra i più gravi vi erano l’insurrezione popolare avvenuta nei territori spagnoli, le ostilità riaperte da Mitridate in Oriente, una rivolta servile scoppiata in Italia e destinata a rivelarsi la più grave della storia romana ( a differenza di quelle minori del secolo precedente rapidamente domate). In questi frangenti era necessario di nuovo un uomo forte, un capo militare che inducesse l’esercito a sostenere il Senato: quest’uomo fu Gneo Pompeo.
Le imprese di Pompeo
Dopo aver combattuto giovanissimo a fianco di Silla, Pompeo aveva sedato con Quinto Lutezio Catulo una rivolta in Etruria dove i proprietari terrieri locali, aiutati da Marco Emilio Lepido (un ex fedele di Silla che, per evitare un processo per le ruberie commesse in Sicilia come pretore, era passato ai democratici), si erano opposti alla distribuzione delle loro terre ai veterani di Silla. Inviato poi in Spagna, Pompeo si trovò di fronte a una situazione difficile: il generale Quinto Sartorio (amico fedele di Mario che come altri suoi seguaci aveva trovato rifugio in terra iberica) si era messo a capo di alcuni rivoltosi che combattevano per l’indipendenza della Lusitania (l’attuale Portogallo) e a fianco dei quali si erano schierati anche esuli romani. La lotta era cominciata nell’80 a.C. e, nonostante l’arrivo di Pompeo, si concluse solo nel 72 a.C.: per quattro anni Pompeo, che era giunto in Spagna nel 76 a.C., dovette combattere una estenuante guerriglia, che ebbe finalmente termine quando Sartorio fu ucciso a tradimento da un suo soldato. Pompeo aveva comunque vinto e, sulla strada del ritorno in patria, riuscì anzi a riportare un’ulteriore vittoria.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali sfide che il Senato romano dovette affrontare dopo il ritiro di Silla?
- Chi fu l'uomo forte che emerse per sostenere il Senato e quali furono le sue imprese iniziali?
- Come si concluse la lotta di Pompeo contro Quinto Sartorio in Spagna?
Dopo il ritiro di Silla, il Senato romano si trovò incapace di governare efficacemente, affrontando insurrezioni popolari in Spagna, ostilità riaperte da Mitridate in Oriente e una grave rivolta servile in Italia.
Gneo Pompeo emerse come l'uomo forte per sostenere il Senato. Inizialmente, sedò una rivolta in Etruria e successivamente affrontò una difficile situazione in Spagna contro Quinto Sartorio.
La lotta di Pompeo contro Quinto Sartorio in Spagna si concluse nel 72 a.C. dopo quattro anni di guerriglia, quando Sartorio fu ucciso a tradimento da un suo soldato, permettendo a Pompeo di ottenere la vittoria.