Concetti Chiave
- Pomeo fu incaricato dal senato di reprimere una rivolta in Spagna guidata da Sertorio, un generale di Mario.
- Pomeo prevalse nella guerra contro Sertorio grazie al tradimento di un generale di quest'ultimo.
- Nella penisola italica, un gruppo di schiavi fuggiti da una scuola di gladiatori formò un esercito, ma fu sconfitto da Crasso.
- Pomeo e Crasso, tornati a Roma, cercarono il consolato, promettendo al popolo l'abolizione dell'ordinamento sillano.
- Pomeo utilizzò il suo crescente potere per combattere i pirati e condurre con successo una campagna espansionistica.
La rivolta in Spagna
Il senato chiese a Pompeo di reprimere una rivolta scoppiata in Spagna, dove Sertorio (generale di Mario), approfittò del malcontento generale nei confronti del dominio romano e la presenza di vecchi sostenitori di Mario per organizzare un governo proprio. Iniziò così una guerra tra i due, dalla quale ne uscì vincitore Pompeo, grazie al tradimento del generale di Sertorio.
La ribellione degli schiavi
Nel frattempo, nella penisola, da una scuola di gladiatori erano fuggiti degli schiavi, che costituirono un esercito e il loro obiettivo era tornare nelle loro città di provenienza e saccheggiare tutte le città che incontravano nel percorso e per farlo riuscirono anche a sconfiggere l’esercito romano, poi però tornarono indietro per attaccare Roma e vennero sconfitti da Crasso, uccisi e massacrati.
Il ritorno a Roma
Dopodiché Pompeo e Crasso tornarono a Roma per ottenere il consolato come ricompensa, ma il senato ritenendoli troppo forti e considerando che Pompeo non aveva concluso tutto il corsus honorum non li appoggiò. Quindi, i due, chiesero l’appoggio del popolo promettendogli l’abolizione dell’ordinamento sillano. Tale patto alla fine venne rispettato, ma solo perché i due avevano interessi personali nel farlo. Pompeo divenne potente e sfruttò il suo potere per combattere i pirati brillantemente. Infine intraprese una campagna espansionistica di successo.