Concetti Chiave
- Le piramidi egizie erano monumentali sepolcri simbolo del potere dei faraoni, dimostrando la loro capacità di organizzare e mobilitare grandi masse di lavoratori.
- La piramide di Zoser, progettata dall'architetto Imhotep, è la più antica e si trova a Saqqara; costruita in pietra, ricorda le ziqqurat mesopotamiche.
- I faraoni della IV dinastia, Cheope, Chefren e Macerino, costruirono le tre grandi piramidi di Giza, situate sulla riva occidentale del Nilo, considerata il Paese dei morti.
- Chefren, oltre alla sua piramide, fece erigere la Sfinge di Giza, un monumento dalla forma metà umana e metà leonina, ancora oggi simbolo dell'antico Egitto.
- Le piramidi, con la loro posizione e struttura, riflettono la cultura e le credenze egizie legate alla vita ultraterrena e all'adorazione del sole.
Le piramidi come simbolo di potere
La piramide di Zoser e Imhotep
La più antica tra esse è quella di Zoser (primo faraone della III dinastia, 2600 a.C circa), progettata dal mitico architetto Imhotep, che passò alla leggenda come figura di sapiente e inventore: si tratta di una costruzione a gradoni realizzata interamente in pietra (simile alle ziqqurat mesopotamiche), la cui imponente mole si scorge ancora oggi all’orizzonte desertico, a Saqqar, vicino al luogo dove un tempo sorgeva Menfi.
Le grandi piramidi di Giza
I faraoni della dinastia seguente (la IV), Cheope, Chefren e Macerino, fecero costruire le tre grandi piramidi di Giza, vicino a il Cairo, anche esse sulla riva sinistra del Nilo, verso occidente (l’Occidente, infatti, dove il sole tramonta, era per gli Egizi il Paese dei morti, in cui bisognava collocare le sepolture).
Accanto a esse, Chefren innalzò la Sfinge, lo stupefacente monumento dalla forma metà umana e metà leonina.