Concetti Chiave
- Silla raggiunse un'autorità e potere senza precedenti nell'Impero, nonostante la giovane età di Gneo Pompeo.
- Il personaggio di Silla è enigmatico, combinando tratti di sovrano orientale e conservatore romano.
- La storiografia moderna è divisa sull'interpretazione delle sue azioni, spesso viste come controverse.
- Silla incarnava la cultura ellenistica e fu soprannominato Felix per la sua fortuna e i favori divini.
- Rinunciò volontariamente alla dittatura nel 79 a.C., ritirandosi a vita privata e morendo l'anno successivo.
L'ascesa di Silla
Fino al questo preciso punto nella storia dell'Impero, ancora piuttosto iniziale in realtà,nessun uomo aveva mai raggiunto un’autorità e un potere così ampii come quelli di Silla, nonostante non riuscisse ad impedire che il giovanissimo Gneo Pompeo, che aveva fiaccato le ultime resistenze dei democratici prima in Sicilia e poi in africa, celebrasse il trionfo a soli 25 anni, ricevendo il soprannome di Magno, benchè non avesse mai ricoperto altre magistrature.
Il personaggio enigmatico di Silla
la storiografia moderna è molto divisa sull'interpretazione del suo operato, dai tratti controversi e contrastanti per certi aspetti.
Il fatto è che il personaggio di Silla risulta enigmatico: da un lato incarnò per molti aspetti la cultura ellenistica, poiché la sua figura ha molti tratti del sovrano orientale, a cominciare dall’epiteto Felix, cioè fortunato, con cui veniva chiamato a Roma, per sottolineare le qualità e i favori concessi a lui dalla divinità; dall’altro lato fu rigidamente conservatore e ossequioso verso le tradizioni. Certo, se lo avesse voluto avrebbe potuto essere re. Invece, dopo aver controllato in qualità di console nell’80 a.C. che la propria opera legislativa fosse applicata, stupì tutti deponendo la dittatura nel 79 a.C. e ritirandosi a vita privata in una sua villa presso Pozzuoli, dove morì l’anno seguente.