Concetti Chiave
- La religione cristiana si opponeva alla religione pagana dell'Impero Romano, rifiutando di adorare l'imperatore come un dio.
- Le persecuzioni iniziarono nel 64 d.C. con Nerone, che accusò i Cristiani dell'incendio di Roma, portando a crudeli esecuzioni.
- Altre persecuzioni seguirono sotto diversi imperatori, tra cui Domiziano, Traiano, Marco Aurelio e Decio, con migliaia di vittime.
- Durante l'ottava persecuzione sotto Valeriano, i Cristiani venivano condannati a lavori forzati, con mutilazioni per impedire fughe.
- Le persecuzioni cessarono con l'Editto di Milano nel 313, quando Costantino concesse la libertà di culto ai Cristiani, e nel 380, Teodosio rese il Cristianesimo religione ufficiale dell'Impero.
Indice
Conflitto tra cristianesimo e paganesimo
La religione cristiana si trovava in piena opposizione con quella pagana su cui era fondata l’autorità dell’Impero Secondo i principi della religione pagana, l’imperatore romano era considerato in dio e perciò doveva essere adorato. Per i Cristiani, invece, non era così. Perché l’unico essere degno di adorazione era il vero Dio che sta nei Cieli e quindi essi si rifiutavano di considerare l’imperatore un dio. Per questo venivano considerati nemici dello stato. Pertanto, la religione cristiana fu considerata il più grave pericolo per l’Impero e la persecuzione contro i suoi seguaci divenne uno dei primi doveri dell’imperatore. Per decretare le persecuzioni, gli imperatori promulgavano degli editti speciali che venivano banditi in tutte le parti dell’impero, dato che la religione cristiana era presente ovunque.
Inizio delle persecuzioni cristiane
Le persecuzioni iniziarono nel 64 d.C., sotto l’imperatore Nerone. Uno spaventoso incendio scoppio a Roma e divampò per ben sei giorni, distruggendo i 2/3 della città. Si sparse la voce che ad appiccare le fiamme fosse stato lo stesso Nerone perché, credendosi un grande poeta, voleva scrivere un poema, ispirandosi ad un vero incendio di Roma. Per allontanare da sé questo sospetto, egli trovò molto comodo incolpare i Cristiani. Fu così che uomini, donne e bambini innocenti furono catturati e condannati a morire nel modo più orrendo. Alcuni vennero dati in pasto alle belve nel Circo Massimo, altri crocifissi, altro scorticati vivi ed alcuni spalmati di pece e fu appiccato loro fuoco affinché illuminassero i giardini di Nerone. In questa persecuzione furono trucidati anche S. Pietro e S. Paolo.
Persecuzioni sotto Domiziano e Traiano
La seconda persecuzione avvenne nel95 d.C. ad opera di Domiziano. Anche se la persecuzione non durò a lungo per la morte violenta dell’imperatore, le vittime furono più di mille. Tra di esse vi fu S. Giovanni Evangelista che secondo la tradizione fu fatto morire, immergendolo in una caldaia di olio bollente.
La terza persecuzione avvenne nel 107 ad opera dell’imperatore Traiano, ma fu meno crudele delle precedenti.
Persecuzioni da Marco Aurelio a Decio
Una nuova persecuzione si ebbe nel 166, ordinata da Marco Aurelio e le successive furono volute da Settimio Severo e da Massimino.
Con l’imperatore Decio le pene si fecero piuù crudeli e fecero più di 3000 vittime.
Persecuzioni sotto Valeriano e Diocleziano
Nel 257 d.C. durante l’ottava persecuzione ordinata dall’imperatore Valeriano, la pena di morte fu commutata in lavori forzati a vita nelle miniere; per impedire ai Cristiani di fuggire venivano tagliati lori i tendini del piede sinistro.
Dopo altre persecuzioni, si arriva a Diocleziano che, considerando i Cristiani la rovina dell’Impero fece oltre 20.000 vittine. Intere popolazioni furono sterminate. In un paese della Frigia, i 700 abitanti furono rinchiusi nella chiesa e poi fu dato fuoco all’edificio.
Editto di Milano e libertà di culto
Tuttavia, tutte queste persecuzioni, durate per oltre due secoli, non piegarono i Cristiani e fu nel IV secolo che l’imperatore Costantino ,con l’Editto di Milano del 313, concesse ai Cristiani la libertà di culto e nel 380, l’imperatore Teodosio proclamò il Cristianesimo religione ufficiale dell’Impero Romano.
Domande da interrogazione
- Qual era il motivo principale delle persecuzioni dei Cristiani durante l'Impero Romano?
- Quando iniziarono le persecuzioni dei Cristiani e chi fu il primo imperatore a ordinarle?
- Quali furono alcune delle pene inflitte ai Cristiani durante le persecuzioni?
- Come si conclusero le persecuzioni dei Cristiani nell'Impero Romano?
Le persecuzioni erano dovute al rifiuto dei Cristiani di adorare l'imperatore romano come un dio, in contrasto con la religione pagana su cui si basava l'autorità dell'Impero.
Le persecuzioni iniziarono nel 64 d.C. sotto l'imperatore Nerone, che incolpò i Cristiani per l'incendio di Roma.
I Cristiani furono dati in pasto alle belve, crocifissi, scorticati vivi, e alcuni furono usati come torce umane nei giardini di Nerone.
Le persecuzioni terminarono con l'Editto di Milano del 313, quando l'imperatore Costantino concesse la libertà di culto ai Cristiani, e nel 380 il Cristianesimo fu proclamato religione ufficiale dell'Impero da Teodosio.