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Concetti Chiave

  • La Lega di Delo, nata dopo le guerre persiane, fu un'alleanza militare guidata da Atene per continuare la guerra contro i Persiani.
  • Atene iniziò a richiedere tributi agli alleati, trasformando la Lega in uno strumento di controllo e potere, portando a rivolte e imposizioni di patti più duri.
  • L'alleanza si trasformò in un impero ateniese, con Atene che imponeva regimi democratici e controllava l'autonomia delle città alleate.
  • Sparta si ritirò dalla competizione navale, riconoscendo l'egemonia ateniese sul mare, mentre Atene rinunciava a egemonia terrestre, eliminando Temistocle.
  • L'accusa di tradimento coinvolse entrambi i leader della guerra persiana, Pausania e Temistocle, segnando un cambiamento nelle politiche estere di Atene e Sparta.

Indice

  1. Il ritiro spartano e l'ascesa ateniese
  2. La nascita della Lega di Delo
  3. Tributi e rivolte nella Lega
  4. L'impero ateniese e la tirannia
  5. Il ritorno di Pausania e l'accordo

Il ritiro spartano e l'ascesa ateniese

Il ritiro delle navi peloponnesiache da Sesto esprimeva il punto di vista della maggior parte degli Spartani, ma Pausania non era disposto a lasciare ad Atene tutta l’iniziativa, così tornò in Asia con venti navi e si mise alla testa della flotta panellenica.

A Bisanzio, nel 478 o nel 477 a.

C., gli alleati, soprattutto gli Ioni, cominciarono a lamentarsi della durezza del comandante spartano e pregarono gli Ateniesi di assumere loro il comando navale; gli Spartani cercarono di sostituire Pausania con un generale più gradito, ma gli alleati rifiutarono e Sparta si ritirò senza ulteriori resistenze, mentre gli Ateniesi assumevano pacificamente l’egemonia (tecnicamente, il comando dell’alleanza militare).

La nascita della Lega di Delo

Nacque così, secondo il racconto di Tucidide, l’alleanza che gli storici moderni chiamano Lega di Delo o Lega delio-attica e che fu lo strumento dell’imperialismo ateniese del V secolo.

Essa sorse con l’intento dichiarato di continuare ad oltranza la guerra contro i Persiani.

Molte incertezze rimangono sulla sua origine:

- Se essa fu inizialmente concepita come la continuazione dell’alleanza panellenica del 480 a. C. o come un organismo del tutto nuovo;

- Quale parte ebbe nella sua fondazione Temistocle, sul cui ruolo le fonti mantengono un silenzio tanto più sorprendente se si pensa che la lega corrispondeva esattamente alla sua politica di espansione navale;

- Quanti e quali furono i componenti originari, quindi quale fu, nei primi anni, il suo vero peso militare e politico.

Tributi e rivolte nella Lega

Un fatto del tutto nuovo rispetto agli usi del tempo fu la riscossione di un tributo, che divenne ben presto la causa prima del degenerare dell’alleanza. Esso doveva essere, in origine, un contributo volontario versato da quegli alleati che non potevano o non volevano partecipare alla guerra con proprie navi: a loro gli Ateniesi chiedevano almeno un contributo finanziario, richiesta in sé equa, ma che finiva per mettere degli alleati disarmati alla mercè di un’Atene sempre più equipaggiata e fornita di un esercito sempre meglio addestrato.

L'impero ateniese e la tirannia

Nella raccolta dei fondi gli Ateniesi erano inflessibili, così, negli anni successivi al 470 a. C., cominciarono le prime rivolte, che vennero domate con la massima durezza. Ai ribelli sconfitti Atene impose unilateralmente patti più duri:

- Essi non dovevano impegnarsi più verso gli Ateniesi e i loro alleati, ma solo verso gli Ateniesi, con un’alleanza offensiva oltre che difensiva, il che comportava l’obbligo di aiutare la città egemone non solo contro i Persiani, ma contro qualsiasi nemico, anche contro gli alleati ribelli;

- Il tributo, che in origine veniva versato nell’isola sacra di Delo, dovette essere pagato direttamente ad Atene, che dal 454 a.C. divenne sede della cassa e non dovette più rendere conto di come usava il denaro della lega;

- L’ammontare del tributo veniva fissato ogni anno da magistrati ateniesi e ogni ritardo nel pagamento veniva punito con forti multe;

- Atene violò l’autonomia degli alleati imponendo loro regimi democratici, sostenuti da episcopoi (sorveglianti), presidi militari e cleruchie (colonie i cui abitanti mantenevano la cittadinanza ateniese ed erano pronti, se necessario, a prendere le armi a sostegno della madrepatria);

- Per evitare che i suoi fautori potessero essere vittime di raggiri giuridici, Atene avocò ai suoi tribunali prima le cause per delitti capitali, poi anche la giurisdizione degli affari privati;

- Infine, Atene arrivò ad imporre agli alleati anche l’adozione del suo sistema ponderale e monetario, misura molto utile sul piano pratico, ma ancora una volta lesiva dell’autonomia delle poleis.

Contemporaneamente, città fino ad allora indipendenti vennero costrette ad entrare nella lega. A questo punto l’alleanza era diventata un impero e la città egemone una città tyrannos.

Il ritorno di Pausania e l'accordo

Pausania, dopo il ritiro del 477 a. C., era ritornato a Bisanzio e vi era rimasto per sette anni, contrastando gli interessi ateniesi nella regione. Venne richiamato in patria (in attesa di essere prudentemente eliminato) e ciò dimostra che Sparta rinunciava ad ostacolare ulteriormente l’espansione navale di Atene e riconosceva la sua egemonia sul mare. In cambio Sparta chiedeva ad Atene di rinunciare ad ogni pretesa di egemonia terrestre e ottenne ciò attraverso l’eliminazione di Temistocle. Questi venne prima ostracizzato e poi perseguito per tradimento; il fatto che sia stato ricercato fino agli estremi confini del mondo greco da forze ateniesi e spartane congiunte conferma l’accordo intervenuto fra le due città, accordo di cui fu garante, per parte ateniese, il nuovo leader Cimone.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Pausania e degli Spartani dopo le guerre persiane?
  2. Dopo le guerre persiane, Pausania tornò in Asia con venti navi per guidare la flotta panellenica, ma la sua durezza portò gli alleati a chiedere agli Ateniesi di assumere il comando navale. Gli Spartani cercarono di sostituirlo, ma alla fine si ritirarono, permettendo ad Atene di assumere l'egemonia.

  3. Come è nata la Lega di Delo e qual era il suo scopo?
  4. La Lega di Delo, secondo Tucidide, nacque come alleanza per continuare la guerra contro i Persiani. Fu uno strumento dell'imperialismo ateniese del V secolo, ma ci sono incertezze sulla sua origine e sul ruolo di Temistocle nella sua fondazione.

  5. Quali furono le conseguenze della riscossione del tributo nella Lega di Delo?
  6. La riscossione del tributo, inizialmente un contributo volontario, divenne una causa di tensione, portando a rivolte che Atene domò con durezza. Atene impose patti più duri, centralizzò la cassa della lega e violò l'autonomia degli alleati, trasformando l'alleanza in un impero.

  7. Quali furono le accuse contro Pausania e Temistocle, e come influenzarono la politica estera?
  8. Pausania e Temistocle furono accusati di tradimento a favore della Persia. Pausania fu giustiziato, mentre Temistocle fuggì. La loro caduta segnò un cambiamento nella politica estera, con Sparta che riconosceva l'egemonia navale di Atene in cambio della rinuncia di Atene all'egemonia terrestre.

  9. Come Atene consolidò il suo controllo sugli alleati della Lega di Delo?
  10. Atene consolidò il suo controllo imponendo regimi democratici, centralizzando la giurisdizione legale, e obbligando gli alleati ad adottare il sistema monetario ateniese. Inoltre, città indipendenti furono costrette a entrare nella lega, trasformando l'alleanza in un impero sotto il controllo ateniese.

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