Concetti Chiave
- Tito Livio attribuisce la fondazione di Padova all'eroe troiano Antenore, creando un legame storico-leggendario con Roma.
- Padova, nota anche come Patavium, divenne uno dei municipi più importanti dell'Impero romano.
- Durante l'età imperiale, Padova era parte della X regio, collegata a Aquileia tramite la via Annia.
- La città vantava un'arena e un teatro, con tracce rimaste nei Giardini dell'Arena e in Prato della Valle.
- Antenore è commemorato con una statua e una tomba a Padova, sebbene studi abbiano rivelato che i resti non sono suoi.
Indice
L'origine leggendaria di Roma e Padova
Tito Livio, scrittore nato a Teolo, attribuì l’origine leggendaria di Roma all’eroe Enea, figlio di Anchise e della dea Venere, e dedicò una parte anche all’origine di Padova, fondata dall’eroe troiano Antenore nell’opera “Ab urbe condita” , contribuendo così a saldare il legame fra le due città, infatti Padova viene anche detta città gemella di Roma e acquisì anche il titolo di municipium , diventando una delle città più grandi dell’Impero.
Le storie di Enea e Antenore
I due eroi, Enea e Antenore ebbero storie simili. Enea, esule dalla città di Troia, dapprima era giunto in Macedonia, poi fu trascinato in Sicilia per cercare una nuova casa per il suo popolo e infine con una flotta giunse alle coste del Lazio nel territorio di Laurento. Qui Enea e i troiani combatterono contro la popolazione locale, gli Aborigeni, comandati dal re Latino. Dopo averlo sconfitto egli ebbe in sposa la figlia del re, Lavinia e fondò la città di Lavinio. Suo figlio, Iulo Ascanio, fondò Alba Longa e dai discendenti di Iulo, Romolo e Remo, nacque la città di Roma. Antenore, superstite come Enea, percorse il Mar Adriatico, risalì il Brenta e combattè contro gli Euganei che relegò ai colli vicini che oggi ne prendono il nome, i troiani che abitarono quelle zone furono chiamati Veneti.
L'importanza di Padova nell'età imperiale
Padova durante l’età imperiale ebbe una grande importanza con il anche il titolo di municipium, e infatti divenne una delle città più grandi dell’Impero e divenne parte della X regio con capitale Aquileia, a cui era collegata con la via Annia che partiva da Adria. Delle mura romane di Padova non ci sono più tracce e del Foro rimane solo una colonna in Piazza Garibaldi. Patavium possedeva anche una arena di dimensioni non inferiori a quella di Verona di cui rimane qualche traccia nei Giardini dell’Arena vicino agli Scrovegni e possedeva anche un teatro detto Zairo nei pressi di Prato della Valle.
La statua e la tomba di Antenore
Ad Antenore fu dedicata una statua a Prato della Valle, e nel XIII secolo un signorotto, Lovato dei Lovati che riconobbe i resri di quello che doveva essere Antenore e fu dedicata una tomba che si trova nell’omonima piazza, anche se studi recenti dimostrarono che il corpo che doveva essere l’eroe troiano era un soldato ungherese di secolo dopo l’epoca di Antenore. Lovato dei Lovati si fece il sacrofago proprio accanto alla tomba di Antenore, e a causa del bassorilievo con un cane, la sua tomba venne scherzosamente nominata dagli universitari come la tomba del cane di Antenore.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine leggendaria di Padova secondo Tito Livio?
- Come si collegano le storie di Enea e Antenore?
- Qual era l'importanza di Padova durante il periodo imperiale?
- Cosa si sa della tomba di Antenore a Padova?
Tito Livio attribuisce l'origine leggendaria di Padova all'eroe troiano Antenore, che fondò la città dopo essere sopravvissuto alla caduta di Troia, stabilendo un legame con Roma.
Entrambi gli eroi troiani, Enea e Antenore, sopravvissero alla caduta di Troia e fondarono nuove città, rispettivamente Roma e Padova, dopo aver combattuto contro le popolazioni locali.
Durante l'età imperiale, Padova era un municipium e una delle città più grandi dell'Impero, parte della X regio con capitale Aquileia, collegata tramite la via Annia.
La tomba di Antenore, dedicata nel XIII secolo, si trova in Piazza Antenore, ma studi recenti hanno dimostrato che i resti appartengono a un soldato ungherese, non all'eroe troiano.