Concetti Chiave
- I Romani rispettavano la libertà e le tradizioni dei popoli italici conquistati, creando patti e legami per mantenere l'unità e la fedeltà.
- Le città italiche erano organizzate in municipi, colonie e città alleate, con vari gradi di autonomia e diritti, a seconda della loro relazione con Roma.
- La struttura organizzativa romana si dimostrò efficace nei momenti di crisi, quando i popoli alleati rimasero fedeli a Roma.
- Le grandi vie consolari romane partivano dal miliarium aureum e si estendevano in tutta l'Italia, facilitando il controllo e la diffusione della cultura romana.
- Strade come la via Appia, Flaminia, Emilia, Cassia e Aurelia furono cruciali per l'espansione della lingua, del diritto e della religione romana attraverso l'Italia e oltre.
Indice
Organizzazione delle regioni italiche
La prudenza e la saggezza romana si manifestarono anche nell’ordinamento dato alle regioni italiche conquistate. I Romani rispettarono la libertà e le tradizioni dei popoli vinti in tutto ciò che non era contrario al bene e agli interessi comuni, e legarono a sé le diverse popolazioni con patti e legami diversi.
Struttura dei municipi e colonie
Mentre i primi territori conquistati, quelli confinanti con Roma, erano stati annessi alla città, le città italiche conquistate in seguito furono ordinate in:
• municipi, cioè comunità cittadine dipendenti da Roma, che si distinguevano in municipi con suffragio, quando ai loro cittadini erano riconosciuti gli stessi diritti dei cittadini romani, compreso quello di voto (suffragio) nei comizi romani; e in municipi senza suffragio se i loro cittadini continuavano a votare a casa propria magistrature locali;
• colonie, abitate da cittadini romani trasferiti nei territori conquistati, che avevano il diritto di votare a Roma;
• città alleate, che conservavano la loro autonomia, ma erano unite a Roma da vincoli federali di natura diversa.
Fedeltà degli alleati di Roma
• La bontà di questa organizzazione si manifestò nei momenti di crisi nei quali i popoli alleati di Roma le restarono fedeli e combatterono al suo fianco.
Costruzione delle strade romane
I Romani furono sapienti costruttori di strade che, partendo dal miliarium aureum si irraggiavano per tutta l’Italia e, più tardi, per tutte le province.
Principali vie romane
Le strade romane (viae) prendevano il nome del magistrato che le aveva fatte costruire. La prima fu la via Appia, detta regina delle vie (regina viarum), fatta costruire da Appio Claudio, che andava da Roma a Capua, Taranto e Brindisi.
Seguirono le vie Flaminia, da Roma a Rimini; la via Emilia, che proseguiva per Bologna, Piacenza, Verona; la via Cassia, da Roma ad Arezzo; la via Aurelia, da Roma all’Etruria e poi alla Liguria, Francia, Spagna; ed altre vie minori. Per queste strade Roma portò la sua lingua, il diritto, la civiltà e infine la religione cristiana.
Domande da interrogazione
- Qual era l'approccio dei Romani verso le regioni italiche conquistate?
- Quali erano le principali vie consolari costruite dai Romani?
- Qual era l'importanza delle strade romane?
I Romani rispettavano la libertà e le tradizioni dei popoli vinti, legandoli a sé con patti diversi, e organizzavano le città in municipi, colonie e città alleate.
Le principali vie consolari includevano la via Appia, la via Flaminia, la via Emilia, la via Cassia e la via Aurelia, che collegavano Roma a varie regioni d'Italia e oltre.
Le strade romane erano cruciali per diffondere la lingua, il diritto, la civiltà e la religione cristiana di Roma in tutta l'Italia e nelle province.