Concetti Chiave
- Nel VII secolo a.C., lo sviluppo agricolo e l'incremento demografico portano alla nascita delle poleis, città autonome con cultura e lingua comuni.
- L'economia agricola trasforma l'organizzazione militare, creando eserciti di contadini-soldati noti come opliti.
- I conflitti sociali tra aristocratici e contadini spingono alla colonizzazione oltremare, espandendo l'influenza greca in diverse regioni.
- La cultura oplitica favorisce l'eguaglianza, riducendo il potere aristocratico e portando alla nascita delle tirannidi in molte città.
- Nonostante la frammentazione politica, la cultura greca si unifica attraverso la lingua, la religione e eventi panellenici come le olimpiadi.
Indice
Sviluppo dell'agricoltura e delle poleis
Nel corso dell’VII secolo a.C. si manifestano due importanti fenomeni strettamente correlati: lo sviluppo dell’agricoltura e un notevole incremento demografico, che determinano la nascita di un gran numero di città autonome, con costumi e ordinamenti politici variegati ma cultura e lingua affini: le POLEIS.
La nascita di una nuova economia centrata sull’agricoltura porta con sé anche una rivoluzione “militare”: il vasto territorio delle colture necessita dell’intera collettività, che si organizza in un esercito coeso, costituito da contadini-soldati (gli “opliti”).
La “seconda colonizzazione”
Conflitti sociali e colonizzazione
Se da un lato si rafforzava l’urbanizzazione, dall’altra nelle campagne cominciano a crearsi conflitti sociali tra le famiglie aristocratiche e i contadini per il possesso della terra: prende così avvio un processo di colonizzazione di terre oltremare che costituirà per molto tempo una valvola di sfogo per le tensioni interne. Tra VIII e VI secolo a.c. le città greche stabiliscono colonie nell’Italia meridionale e in Sicilia (Magna Grecia), sulle coste francesi e spagnole, in Nordafrica, sull’Egitto e sul mar NERO.
Le tirannidi
Conseguenze della cultura oplitica
La nuova cultura oplitica ha profonde conseguenze: si sviluppa una mentalità egualitaristica, che contribuisce a rafforzare la città, e il potere degli aristocratici viene notevolmente ridimensionato. Tra il VII e il VI secolo a.c., in molte città (Corinto, Mileto, Efeso, Samo, Megara, Sicione, Atene) la soluzione all’instabilità creata dai conflitti tra aristocratici, ceti emergenti (artigiani e commercianti) e contadini e l’instaurazione di tirannidi.
Il mondo comune dei Greci
Unità culturale del mondo greco
La frammentazione territoriale, politica e amministrativa del mondo greco non impedisce la formazione di un’unica, forte e influente cultura, basata innanzitutto su una sostanziale unità linguistica, nonostante alcune differenze dialettali. La condivisione dello stesso sistema religioso costituisce un altro elemento fondamentale nella costruzione di questa comune identità, celebrata dalla partecipazione di tutte le città greche a manifestazione rituali e sportive “panelleniche”, tra le quali le olimpiadi.
Domande da interrogazione
- Quali sono i due fenomeni principali che hanno portato alla nascita delle poleis nel VII secolo a.C.?
- Qual è stata la conseguenza della nuova cultura oplitica sulle strutture di potere nelle città greche?
- Come si è mantenuta un'identità culturale comune tra le città greche nonostante la frammentazione territoriale?
Lo sviluppo dell'agricoltura e un notevole incremento demografico hanno determinato la nascita di molte città autonome, le poleis.
La cultura oplitica ha portato a una mentalità egualitaristica che ha ridimensionato il potere degli aristocratici e portato all'instaurazione di tirannidi in molte città.
L'unità linguistica e la condivisione dello stesso sistema religioso, celebrata attraverso manifestazioni panelleniche come le olimpiadi, hanno contribuito a mantenere un'identità culturale comune.