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Concetti Chiave

  • L'impero persiano, nato nel VI secolo sotto Ciro il Grande, si espanse rapidamente includendo regioni come Persia, Iran, Mesopotamia, Fenicia, Egitto e Asia minore.
  • Dario, successore di Cambise II, ampliò ulteriormente l'impero fino a includere la Libia, Nubia e la Valle dell'Indo, raggiungendo una superficie di 3 milioni di km².
  • La politica di tolleranza dei Persiani, che rispettava le città conquistate e le loro religioni, contribuì alla solidità e accettazione dell'impero.
  • L'organizzazione amministrativa prevedeva la divisione in venti province, con funzionari chiamati satrapi responsabili della raccolta delle tasse.
  • Il Mazdeismo, o Zoroastrismo, era la religione ufficiale persiana, basata sulla dualità tra le divinità del bene e del male.

Indice

  1. L'ascesa dell'impero persiano
  2. Espansione e tolleranza persiana
  3. Amministrazione e comunicazione
  4. Religione e credenze persiane

L'ascesa dell'impero persiano

Mentre in Grecia si affermava il modello politico della polis in Asia nasceva l’impero persiano, una civiltà che ben presto diventerà una delle piò grandi mai esistite.

Nel VI secolo, sotto la guida di Ciro il grande e di suo figlio Cambise II, si approfittano del vuoto di potere seguito al crollo dell’impero assiro e nel giro di appena quarant’anni un’enorme impero, comprendente: Persia, Iran, Mesopotamia, Fenicia, Egitto e Asia minore. Il successore di Cambise II, fu Dario che allargò ulteriormente i confini oltre la Libia, Nubia e Valle dell’Indo.

Espansione e tolleranza persiana

I Persiani adottavano una politica di Tolleranza, con una superficie di 3 milioni di chilometri quadrati l’impero persiano comprendeva popolazioni molto diverse ciononostante l’impero persiano fu un impero solido e ben governato. Le ragioni di questa accettazione risiedono in due principali fattori:

-Politica di tolleranza, ovvero che i Persiani lasciarono intatte la maggior parte delle città conquistate e non imponevano loro alcuna religione, fu infatti Ciro il grande che nel 539 a.C. liberò gli Ebrei deportati a Babilonia.

-Pagamento di un tributo: Ogni anno ciascuna città pagava un tributo.

Amministrazione e comunicazione

Come forma di amministrazioni divisero l’impero in venti provincie, nominate satrapie, ogni satrapia era guidata da un funzionario o satrapo incaricato di prelevare le tasse. La corte imperiale poteva risiedere in 3 città diverse: Susa, Persepoli e Ecbatana.

In un impero così vasto i messaggi mandati rischiavano di dover impiegare mesi prima di arrivare al destinatario, così crearono delle strade, dette “Vie del re” che permettevano ai messi imperiali di muoversi rapidamente.

Religione e credenze persiane

Come religione i persiani avevano il Mazdeismo, o Zoroatrismo (prende il nome dal leggendario predicatore zoroastro).

Questa religione si basava su due divinità: Del bene e del male, esse erano sempre in contrapposizione e il loro confronto (così credevano) Sarebbe finito con la vittoria del bene.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali leader responsabili dell'espansione dell'impero persiano?
  2. L'espansione dell'impero persiano fu guidata da Ciro il Grande e suo figlio Cambise II, seguiti da Dario che ampliò ulteriormente i confini.

  3. Quali strategie adottarono i Persiani per mantenere la stabilità del loro vasto impero?
  4. I Persiani adottarono una politica di tolleranza, lasciando intatte le città conquistate e non imponendo religioni, e richiedevano il pagamento di un tributo annuale.

  5. Come riuscivano i Persiani a gestire la comunicazione all'interno del loro vasto impero?
  6. I Persiani costruirono le "Vie del re", strade che permettevano ai messi imperiali di muoversi rapidamente, facilitando la comunicazione.

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