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Concetti Chiave

  • L'espansione persiana iniziò con la conquista del regno di Lidia da parte di Ciro nel 546 a.C., seguita dalla sottomissione di Licia e delle città greche costiere.
  • Nel 538 a.C., Ciro conquistò Babilonia, espandendo ulteriormente il suo impero.
  • Cambise, successore di Ciro, conquistò l'Egitto nel 525 a.C., integrandolo come provincia persiana.
  • Dopo la morte di Cambise, Dario salì al potere, sopprimendo una crisi interna guidata dai Magi e dai militari.
  • Dario riorganizzò l'Impero persiano, eliminando le vecchie tribù e consolidando uno Stato centralizzato e forte.

Indice

  1. L'espansione persiana in Anatolia
  2. Conquista dell'Egitto
  3. Crisi e riorganizzazione sotto Dario

L'espansione persiana in Anatolia

Il primo obiettivo dell’espansione persiana fu il regno di Lidia, che era il principale Stato dell’Anatolia e che si trovava allora sotto il governo del re Ciro: il re di Lidia fu sconfitto da Ciro a Sardi nel 546 a.C. e, quindi, catturato e portato prigioniero in Persia. Negli anni successivi furono sottomesse la Licia e le città greche della costa; nel 538 a.C.

caddero nelle mani di Ciro anche Babilonia e il suo Impero.

Conquista dell'Egitto

L’obiettivo successivo era l’Egitto, ma durante i preparativi d’invasione il re persiano morì (530 a.C), mentre fronteggiava un’incursione dei popoli della steppa che i Greci chiamavano “Sciiti”. Fu il successore di Ciro, Cambise (530-522 a.C), a continuarne l’opera; egli sconfisse gli Egizi ed entrò vittorioso a Menfi (525 a.C): anche l’Egitto entrò così a far parte dell’Impero persiano come semplice provincia.

Crisi e riorganizzazione sotto Dario

Il regno di Cambise fu breve, poiché egli morì vittima di una congiura; si aprì allora un periodo di crisi causato da una ribellione fomentata dai rappresentanti della casta sacerdotale (i Magi) e militare. Essa fu però repressa da un membro della famiglia regnante, Dario che si appoggiò si sostenitori della nuova religione fondata dal profeta Zoroastro, di cui egli stesso era fervente seguace.

Dario (522-486 a.C) annientò completamente le vecchie organizzazioni tribali che costituivano un ostacolo alla formazione di un forte Stato centralizzato e si impegnò a riorganizzare su basi solide l’Impero persiano conobbe il massimo sviluppo.

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