Concetti Chiave
- Il modello urbano mesopotamico si espanse oltre i confini originali, influenzando regioni come l'Iran, l'Anatolia e la Siria.
- Ebla rappresenta un esempio significativo di urbanizzazione al di fuori della Mesopotamia, con un'economia basata su agricoltura e manifattura tessile.
- L'importanza di Ebla risiedeva nella sua posizione strategica per i commerci tra Mesopotamia, Egitto e altre regioni limitrofe.
- L'urbanesimo mesopotamico era strettamente legato al commercio a lunga distanza, essenziale per ottenere materiali non disponibili localmente.
- Per acquisire risorse come metalli e legname, i mercanti mesopotamici stabilirono contatti con regioni lontane come Cipro, l'Oman e l'Indo.
Espansione del modello urbano
La nascita dei primi nuclei urbani rappresentò un vantaggio evidente per le comunità mesopotamiche. Non sorprende quindi che il modello urbano si sia esteso gradualmente alle regioni vicine, anche laddove non ricorrevano le medesime condizioni ambientali. Il modello urbano di Uruk si diramò gradualmente in Media e Alta Mesopotamia, nell'altopiano iranico, in Anatolia, in Transgiordania, in Siria, in Palestina.
Ebla e la sua economia
Il più interessante caso di urbanizzazione verificatosi fuori della Mesopotamia a noi noto è costituito da Ebla. In questa città, che intorno al 2500 a.C. dominava tutta l'area della Siria settentrionale a ovest dell'Eufrate, l'agricoltura non poteva fondarsi, per motivi climatici, su quelle grandi opere di canalizzazione che caratterizzavano la Mesopotamia. Oltre alla coltivazione dei cerali, si praticavano quelle, tipiccamente mediterranee, della vite, dell'olivo e degli alberi da frutta (tutte assenti in Mesopotamia). Grande rilievo, nell'economia eblaita, aveva inoltre una fiorente manifattura tessile connessa con l'allevamento di bovini e caprovini, cui ben si adattavano i territori stepposi della regione. Ma l'importanza di Ebla risiedeva soprattutto nel ruolo dominante che essa riuscì ad assumere nel quadro degli scambi commerciali tra la Mesopotamia e l'Egitto, tra le coste della Palestina e della Siria e i monti Zagros (nord-est della Mesopotamia).
Commercio e urbanesimo
Infatti, la nascita dell'urbanesimo fu strettamente collegata con l'intensificazione del commercio a lunga distnza, che in epoca pre-urbana era limitato a materiali come l'ossidiana e l'ambra. La Bassa Mesopotamia, come abbiamo visto, è una pianura alluvionale del tutto priva dei materiali indispensabili alla vita delle città: i metalli, il legname, le pietre da costruzione e da intaglio. Solo le eccedenze della produzione agricola prelevate dalle “grandi organizzazioni” urbane e utilizzate come beni di scambio potevano consentrie l'acquisizione di questi materiali. Per trovare il rame, i mercanti mesopotamici dovevano raggiungere (o prendere contatti con) l'isola di Cipro, l'Anatolia orientale, l'Oman, la lontana valle dell'Indo. Per procurarsi lo stagno (che in lega col rame dà il bronzo) o le pietre preziose, dovevano recarsi nell'altopiano iranico o in Afghanistan. Per il legname, erano costretti a rifornirsi dalle foreste dei monti Zagros, Tauro, Amano, in Libano e dalla valle dell'Indo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali aree in cui si diffuse il modello urbano di Uruk?
- Qual era l'importanza economica di Ebla nel contesto mesopotamico?
- Quali materiali erano necessari per la vita urbana in Mesopotamia e da dove venivano importati?
Il modello urbano di Uruk si diffuse in Media e Alta Mesopotamia, nell'altopiano iranico, in Anatolia, in Transgiordania, in Siria e in Palestina.
Ebla era importante per il suo ruolo dominante negli scambi commerciali tra la Mesopotamia e l'Egitto, e tra le coste della Palestina e della Siria e i monti Zagros.
I materiali necessari includevano metalli, legname e pietre da costruzione, importati da Cipro, Anatolia, Oman, valle dell'Indo, altopiano iranico, Afghanistan, e foreste dei monti Zagros, Tauro, Amano, Libano.