Concetti Chiave
- Marco Aurelio, seguace della filosofia stoica, era noto per il suo forte senso del dovere e atteggiamento introverso e riflessivo.
- Fu educato dal console Marco Cornelio Frontone in retorica e diritto e pubblicò "Colloqui con sé stesso", un'opera poetica in greco.
- Imperatore dal 161 al 180 d.C., governò inizialmente con Lucio Vero e fu l'ultimo imperatore nominato per adozione.
- Durante il suo regno, difese l'impero da invasioni barbariche e partiche, conquistando Ctesifonte grazie all'aiuto di Lucio Vero.
- Implementò riforme a Roma, tra cui l'aumento dei giorni lavorativi per i giudici e l'istituzione dell'anagrafe, e migliorò le infrastrutture.
Indice
L'infanzia e l'educazione di Marco Aurelio
Marco Aurelio fu un imperatore molto colto, seguace della filosofia stoica, che trasmetteva un forte senso del dovere. Sin dall'infanzia egli fu molto introverso, riservato e riflessivo; si comportava infatti come i filosofi greci: studiava avvolto all'interno del pallio (particolare telo rettangolare che i greci indossavano sopra la tunica) e dormiva per terra.
Il Collegio dei Salii e l'aneddoto della corona
Egli venne ammesso al Collegio dei Salii (a Roma), uno dei più importanti collegi sacerdotali, dedicato al dio Marte.
Si narra di un interessante aneddoto a riguardo: durante un rito religioso dedicato al dio Marte, ogni sacerdote e ogni allievo lanciò una corona d'argento in direzione della
statua, ma solo e soltanto la corona di Marco Aurelio si posò sulla testa della statua, mentre tutte le altre caddero per terra. Fu istruito inoltre dal console Marco Cornelio Frontone, che gli insegnò la retorica e il diritto. Pubblicò un opera: il nome di tale opera è “Colloqui con sé stesso”, componimento poetico in lingua greca diviso in 12 libri. Gli storici ancora non riescono a datare con certezza tutti i libri presenti all'interno della raccolta, ma secondo alcune ipotesi, il primo libro risalirebbe al 168 d.C.
La carriera imperiale e la successione
Marco Aurelio fu imperatore dal 161 al 180 insieme a suo fratello Lucio Vero che però morì prima, precisamente nel 169.
Il loro predecessore fu Antonino il Pio, che li scelse per adozione su indicazione di Adriano. La nomina di Marco e Lucio fu l'ultima che avvenne in quel modo, infatti successivamente Marco nominò come suo successore il figlio Commodo.
Riassumendo, possiamo dire, che per tutta la durata del II secolo d.C., l'imperatore venne nominato per adozione, e infine, Marco Aurelio nominò Commodo per discendenza.
Secondo le fonti storiche fino ad oggi reperibili, l'età degli imperatori adottivi segnò il periodo di massimo splendore dell'Impero Romano (il cosiddetto Secolo d'Oro). Infatti gli imperatori stabilirono spesso ottimi rapporti con il Senato e non entrarono mai in conflitto con esso.
Le minacce esterne e le conquiste
Durante il suo regno Marco Aurelio fu impegnato a difendere l'impero da varie minacce da non sottovalutare. Controllò innanzitutto il fronte europeo e difese l'impero dalle invasioni barbariche, contro i quali spesso egli organizzava delle spedizioni per difendere i confini. Altra minaccia pericolosa fu quella dei Parti, in Oriente. Il controllo delle invasioni partiche fu affidato a Lucio
Vero, suo fratello. Grazie a questa organizzazione, l'impero Romano non soltanto riuscì a difendersi da innumerevoli invasioni da parte di questi popoli, bensì riuscì anche a conquistare e saccheggiare la Capitale Partica (Ctesifonte). L'impero Partico corrisponde all'attuale Iran (Persia).
Riforme interne e vita personale
Marco Aurelio non si occupò solamente della difesa dei confini, ma prese anche alcuni provvedimenti importanti riguardanti la città di Roma. Per esempio aumentò i giorni lavorativi ai giudici e a tutti coloro che amministravano la giustizia, concesse che il dibattito tra i senatori si svolgesse a porte chiuse, perseguitò coloro che diffondevano frasi diffamatorie su qualcuno, avviò nuovi scambi commerciali (addirittura con la Cina!), limitò i divertimenti facendo arruolare i gladiatori all'interno dell'esercito, istituì l'anagrafe (ad ogni famiglia romana venne conferito infatti l'incarico di registrare il proprio figlio entro 30 giorni dalla nascita), e si occupò della riparazione delle strade.
Marco sposò Faustina, con la quale fu particolarmente tollerante. In effetti, egli non era molto geloso del fatto che lei frequentasse marinai e gladiatori di altre città. Quando la gente gli suggeriva di ripudiarla, egli rispondeva che se avesse voluto farlo, avrebbe dovuto rinunciare anche alla carica di imperatore, poiché entrambe le cose furono volute da Adriano.
Marco Aurelio morì a Vindobona (attuale Vienna) nel 180 d.C. , molto probabilmente di peste, che a quell'epoca colpiva l'impero Romano senza pietà.
Domande da interrogazione
- Qual era l'approccio filosofico di Marco Aurelio e come influenzava il suo comportamento?
- Qual è l'aneddoto significativo legato al Collegio dei Salii?
- Quali furono i principali successi militari di Marco Aurelio durante il suo regno?
- Quali riforme interne implementò Marco Aurelio a Roma?
- Come reagì Marco Aurelio alle critiche riguardanti sua moglie Faustina?
Marco Aurelio era un seguace della filosofia stoica, che trasmetteva un forte senso del dovere. Sin dall'infanzia, era introverso, riservato e riflessivo, comportandosi come i filosofi greci.
Durante un rito religioso dedicato al dio Marte, solo la corona d'argento lanciata da Marco Aurelio si posò sulla testa della statua, mentre tutte le altre caddero per terra.
Marco Aurelio difese l'impero dalle invasioni barbariche e, con l'aiuto di suo fratello Lucio Vero, riuscì a conquistare e saccheggiare la Capitale Partica, Ctesifonte.
Marco Aurelio aumentò i giorni lavorativi per i giudici, concesse dibattiti a porte chiuse tra senatori, limitò i divertimenti, istituì l'anagrafe e si occupò della riparazione delle strade.
Marco Aurelio era tollerante verso Faustina e rispondeva alle critiche dicendo che avrebbe dovuto rinunciare anche alla carica di imperatore se avesse voluto ripudiarla, poiché entrambe le cose furono volute da Adriano.