Concetti Chiave
- La Macedonia iniziò la sua ascesa sotto il regno di Filippo II, trasformandosi da piccolo regno in un impero potente grazie a riforme militari e culturali.
- Filippo II adottò la falange macedone e conquistò importanti territori, consolidando il suo dominio e liberandosi della minaccia ateniese.
- Alessandro Magno succedette a Filippo II, espandendo ulteriormente l'impero macedone con vittorie decisive contro la Persia e fondando città come Alessandria in Egitto.
- Nonostante la sua morte prematura, Alessandro lasciò un'eredità di conquiste e cultura, ma il suo impero si disgregò rapidamente in regni indipendenti.
- La divisione dell'impero portò alla formazione di nuovi regni come la Siria, l'Egitto e la Battriana, ognuno con caratteristiche culturali e politiche uniche.
Indice
Macedonia
La Macedonia era una regione montuosa che si estendeva a nord- est della penisola ellenica ed iniziò la sua ascesa nel 359 a.C., quando Filippo II venne incoronato re.Grazie a quest’ultimo il piccolo regno che fino ad allora era rimasto tale, si trasformò in un vero impero destinato a governare gran parte delle terre allora conosciute.
In breve tempo il regno acquisì forza e prestigio sia da un punto di vista militare, che culturale: il re, infatti, operò per far diventare Pella una città molto importante nella quale si incontravano scienziati, letterati e filosofi del tempo. Nel 368 a.C. Filippo II fu catturato e tenuto prigioniero a Tebe per due anni durante i quali si cimentò nell’apprendimento delle nuove tecniche militari elleniche.
Mentre le Poleis greche si indebolivano sempre di più, Filippo II rinforzava il suo esercito adottando il modello della falange macedone e dotando i fanti di lunghe lance chiamate sarisse.
Il re rapidamente si liberò della presenza ateniese sulle coste greche assicurandosi un libero accesso al mare, conquistando anche la penisola Calcidica, governata da una federazione di poleis, la cui capitale, Olinto, venne occupata nel 348 a.C.
Dopo la presa di Olinto, i rapporti fra Atene e Filippo II di Macedonia si fecero sempre più tesi, sino a quando Filippo, con il pretesto di intervenire nell’ennesima guerra fra le poleis, occupò in armi la Grecia centrale (339 a.C.).

Altre grandi imprese di Filippo II
Nel 338 a.C. Filippo II ed il suo esercito conquistarono Tebe e la rasero completamente al suolo; dopo quell’avvenimento Atene, dopo un lungo periodo di resistenza, si arrese e riconobbe il re come suo protettore. Successivamente alla presa di Tebe ed Atene ci fu un’altra battaglia dalla quale i macedoni uscirono ancora una volta vincitori: Cheronea nel 338 a.C.Durante questa battaglia il figlio di Filippo II, Alessandro III, ebbe modo di dimostrare le sue abilità guadagnando pertanto notorietà tra i suoi soldati come eccellente guerriero.
In seguito alla battaglia di Cheronea il re Filippo II morì lasciando il regno a suo figlio Alessandro.
Il grande regno di Alessandro Magno
Poiché nel 336 a.C. all’età di soli 18 anni divenne re, era ritenuto troppo giovane ed inadatto a governare così le poleis greche, tra le quali Tebe, approfittando dell’apparente debolezza del sovrano, si ribellarono.Nello stesso anno Alessandro ottenne il titolo di comandante della lega di Corinto e solo un anno dopo dimostrò la sua efficienza distruggendo e rendendo schiavi gli abitanti di Tebe; in questo modo soffocò tutte le speranze delle poleis greche di poter tornare ad essere indipendenti ed estinse immediatamente ogni velleità di ribellione. Consolidato il dominio in Grecia, Alessandro decise di riprendere i piani di suo padre di conquistare il regno persiano.
La spedizione parti dalla Grecia nella primavera del 334 a.C. con un seguito di scienziati, filosofici, cartologi, e storici che Alessandro aveva incaricato di documentare la sua impresa.
Il primo scontro avviene presso il fiume Granico, nella Frigia, dove la vittoria dell’esercito macedone fu totale (334 a.C.) ed is seguito questa battaglia le città della Ionia furono definitivamente sottratte al dominio Persiano.
Nel 333 a.C Alessandro affrontò per la seconda volta la Persia, guidata dal suo re Dario III, ad Issa.
I macedoni vinsero anche questa battaglia, grazie alla resa dei persiani rimasti privi di comandi a causa della fuga del loro re, e così l’esercito di Alessandro riuscì ad impadronirsi di alcune terre e del tesoro imperiale. Anziché inseguire il nemico verso l’interno dell’Asia, il re macedone decise di impadronirsi della Siria e della Fenicia; attraversando queste regioni giunse in Egitto dove fondò, sulla riva del Nilo, la città di Alessandria.
Nel frattempo Dario III aveva radunato un altro esercito e prima di intraprendere la battaglia chiese al re di Macedonia la pace riconoscendogli i territori finora conquistati e implorando di lasciargli quelli rimasti. Alessandro, ormai soprannominato Magno per la sua potenza, rifiutò l’offerta e così, nel 331 a.C., si combatte la battaglia decisiva a Gaugamela che determinò la fine dell’impero persiano. L’idea di Alessandro Magno era quella di creare un unico grade impero. Senza distinzioni e con la condivisione della cultura; come esempio di questa sua volontà lo stesso re sposò Roxane, una persiana. Non soddisfatto delle conquiste, Alessandro Magno si spinse più ad oriente dove, dopo aver percorso l’altopiano iranico, fondò alcune città e proseguì per l’Afghanistan fino ad arrivare alla valle del fiume Indo dove, nel 326 a.C, sconfisse il re indiano Poro. In seguito a questa battaglia l’esercito macedone, stanco e malato, si rifiutò di proseguire e così fecero ritorno in Babilonia dove, nel 323 a.C., Alessandro morì di malattia.
La morte di Alessandro Magno
Prima di morire, Alessandro, affidò il compito di reggente al generale Perdicca nell’attesa che il figlio che Roxane teneva in grembo raggiungesse l’età minima per governare.Il generale, però, non riuscì ad adempiere al suo compito in quando gli era impossibile controllare un impero così grande soprattutto in un momento in cui i diadochi, ossia i pretendenti della corona, rivendicavano i loro diritti al trono e davano inizio ad una lunga serie di guerre che portarono alla completa disgregazione dell’impero di Alessandro Magno e il processo di di formazione di monarchie indipendenti che ebbe fine torno al 300 a.C. Il regno di Siria, fondato dal generale Saleuco, comprendeva la maggior parte dell’impero di Alessandro ma, essendo molto vasto, questo territorio era difficilmente controllabile e di conseguenza alcune province si staccarono dal regno e diedero origine all’impero dei Parti.
La Macedonia, ormai divenuta meno prospera e potente degli altri regni ellenistici, perse il controllo sulle poleis greche che si confederarono in leghe. Il regno di Pergamo, sotto la guida di Attalo I, divenne un potenza militare ed un importantissimo centro culturale ed artistico, con un’importante galleria che si contendeva i titolo di migliore con quella di Alessandria.
La grande roccaforte di Battriana, staccatosi dal regno di Siria grazie a Diodoto, costruì un regno greco-orientale.
Il regno d’ Egitto, fondato dl generale macedone Tolomeo nel 306 a.C., divenne il più popoloso e ricco del mediterraneo grazie alla discendenza di Tolomeo che, per legittimare il loro trono, si presentarono come l’ultima stirpe di faraoni.
In questo periodo di grande ascesa in Egitto tra la cultura greca e quella locale ci verificò una commistione.
La capitale fu stabilita ad Alessandria dove fu inaugurato il primo museo della storia.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Filippo II nella trasformazione della Macedonia?
- Come Alessandro Magno ha consolidato il suo potere in Grecia?
- Quali furono le principali conquiste di Alessandro Magno contro l'impero persiano?
- Cosa accadde all'impero di Alessandro Magno dopo la sua morte?
- Quale fu l'importanza culturale del regno d'Egitto sotto i Tolomei?
Filippo II ha trasformato la Macedonia da un piccolo regno in un impero potente, rafforzando l'esercito e promuovendo la cultura a Pella.
Alessandro Magno ha consolidato il suo potere distruggendo Tebe e soffocando le ribellioni delle poleis greche, dimostrando la sua efficienza come sovrano.
Alessandro Magno sconfisse i persiani in battaglie decisive come Granico, Issa e Gaugamela, espandendo il suo impero fino alla Siria, Fenicia ed Egitto.
Dopo la morte di Alessandro, l'impero si disgregò a causa delle guerre tra i diadochi, portando alla formazione di monarchie indipendenti.
Il regno d'Egitto divenne un centro culturale e artistico, con Alessandria come capitale, dove fu inaugurato il primo museo della storia.