Concetti Chiave
- Alessandro Magno, istruito da Aristotele, divenne re di Macedonia a vent'anni e sognava di creare un impero universale.
- Nel 335 a.C., Alessandro distrusse Tebe in risposta alla ribellione greca, risparmiando solo la casa del poeta Pindaro.
- Nel 334 a.C., l'esercito macedone vinse i Persiani al fiume Granico, suscitando entusiasmo nelle città greche dell'Asia Minore.
- Nel 331 a.C., Alessandro inflisse una sconfitta decisiva a Dario III a Gaugamela, consolidando il suo dominio sull'impero persiano.
- Non potendo avanzare oltre l'Indo nel 326 a.C., Alessandro tornò a Babilonia, dove morì di malaria nel 324 a.C.
Indice
L'ascesa di Alessandro
Alessandro di Macedonia, figlio di Filippo II, grazie al quale cresce istruito dal grande Aristotele, così da diventare un perfetto amalgama della sua cultura natia e di quella greca. Morto Filippo, Alessandro diventa re a soli vent'anni, suo sogno (e scopo) è di creare un impero universale, ecumenico. Nel 335 a.C. i Greci, credendo di poter approfittare della giovane età del nuovo sovrano macedone per liberarsi dell'egemonia consolidata da Filippo, incitano la città di Tebe ad insorgere. A questa rivolta Alessandro risponde radendo al suolo l'insorta e uccidendone o vendendone come schiavi gli abitanti. Risparmia solo la casa di Pindaro, famoso poeta greco che il sovrano macedone ammirava.
Le prime conquiste
Nel 334 a.C. l'esercito macedone (di cui fanno parte anche moltissimi Greci) parte da Pella, capitale della Macedonia,e giunge in Troade (attuale Turchia) poco dopo, senza imbattersi in alcun ostacolo. Nel maggio dello stesso anno ha luogo il primo scontro con i Persiani, presso il fiume Granico, da cui l'esercito greco esce vittorioso. Questa vittoria suscita grande entusiasmo nelle città greche d'Asia Minore.
Nel 333 a.C., dopo aver passato l'inverno a Gordio, dove Alessandro recide il nodo del celebre carro (da qui l'espressione "sciogliere un nodo gordiano"), prosegue verso sud. Nella pianura del fiume Isso sconfigge nuovamente l'esercito del Gran Re Dario.
La campagna in Egitto
Dal Febbraio del 332 a.C. ad Agosto dello stesso anno, Alessandro assedia la città di Tiro, che resiste ben sette mesi. Alla fine il macedone esce vottorioso anche da quest'ardua impresa. Giunge quindi in Egitto, dove si presenta come liberatore dai Persiani, faraone e quindi figlio di Amon-Ra.
La fine di Dario III
A Settembre del 331 a.C. si scontra per l'ultima volta con l'esercito persiano nella pianura di Gaugamela, dove gli infligge la sconfitta decisiva. Dario III si da' alla fuga verso le remote regione d'Oriente. Poco tempo dopo viene ucciso da Besso, satrapo della Battriana, che si fa proclamare re nel 330 a.C.
Arrivato a Babilonia, Alessandro rende chiaro di voler essere considerato il legittimo successore di Dario III: infatti condanna a morte Besso, per regicidio e alto tradimento.
Il ritorno a Babilonia
Nel 326 a.C, dopo aver sottomesso la Battriana e la Sogdiana, il sovrano macedone raggiunge le sponde dell'Indo, non può però andare oltre, a causa dell'esercito stremato. Discende allora il corso dell'Indo, tornando a Babilonia (ora capitale), nel 324 a.C.
Alessandro Magno muore di malaria nel 326 a.C., e con lui il suo immenso sogno.
Domande da interrogazione
- Chi era Alessandro Magno e quale era il suo obiettivo principale?
- Come ha risposto Alessandro alla rivolta di Tebe nel 335 a.C.?
- Quali furono le principali conquiste di Alessandro Magno durante le sue campagne militari?
Alessandro Magno era il figlio di Filippo II di Macedonia, istruito da Aristotele, e il suo obiettivo principale era creare un impero universale ed ecumenico.
Alessandro ha risposto alla rivolta di Tebe radendo al suolo la città e uccidendo o vendendo come schiavi gli abitanti, risparmiando solo la casa del poeta Pindaro.
Le principali conquiste di Alessandro Magno includono la vittoria sui Persiani al fiume Granico, la sconfitta di Dario III a Isso e Gaugamela, e la conquista dell'Egitto, dove fu accolto come liberatore e faraone.