Concetti Chiave
- Ottaviano Augusto introdusse la successione dinastica adottando Tiberio nel 4 d.C., portandolo al potere nel 14 d.C. come primo imperatore della dinastia Giulio-Claudia.
- Tiberio, ereditando ricchezze e rispetto, cercò di restituire poteri al Senato, ma la sua politica interna incontrò sospetti e servilismo.
- Si concentrò sulla gestione delle finanze e sul rafforzamento dei confini, limitando l'espansione territoriale e causando malcontento economico.
- La risposta di Tiberio al malcontento fu un regime dispotico, caratterizzato da punizioni crudeli verso oppositori e senatori.
- Nel 27 d.C., Tiberio si ritirò a vita privata, delegando il potere a Seiano, causando instabilità politica con intrighi e congiure.
L'ascesa di Tiberio
Fu proprio Ottaviano Augusto ad introdurre la successione dinastica, e di conseguenza adottò Tiberio nel 4 d.C. (che d’altro canto era biologicamente suo figlio, in quanto figlio suo e della terza moglie) e gli diede molto potere negli anni immediatamente successivi.
Nel 14 d.C., anno della morte del princeps, Tiberio salì al potere e divenne il primo imperatore della dinastia Giulio-Claudia.
Egli disponeva già di molte ricchezze (che aveva ereditato dal padre adottivo) e del rispetto da parte del senato, in quanto Augusto era riuscito a convincere il senato e la popolazione all’autorità di Tiberio, nonostante la successione tramite eredità andava contro gli ideali repubblicani del tempo.Politica interna e senato
La politica di Tiberio era incentrata in quella interna.
Innanzitutto cercò di far tornare a galla l’autorità del Senato, restituendo ad essi i poteri che Augusto aveva tolto per aumentare il proprio. Tuttavia i senatori sospettavano di questo buon gesto e reagirono con un rigido servilismo in quanto credevano che questo avesse potuto aumentare il potere di Tiberio. E, paradossalmente, fu così.
Burocrazia e confini
Da un altro punto di vista, Tiberio si occupò anche della burocrazia statale, imponendo una politica rigorosa sulla gestione delle finanze e rafforzò i confini (infatti si diede poco o niente all’espansione territoriale). Nonostante ciò, la quasi priva campagna di espansione territoriale limitò lo sviluppo economico e ciò aumentò il malcontento della popolazione. La reazione di Tiberio non fu piacevole: egli decise di instaurare un regime dispotico e dalla natura dittatoriale, punendo crudelmente tutti coloro che si opponevano (anche senatori e familiari).
Regime dispotico e ritiro
Il regime di Tiberio si fece sempre più opprimente, fino a riuscire a terrorizzare i cittadini. Tutto terminò nel 27 d.C., anno in cui Tiberio decise di ritirarsi a vita privata, delegando le proprie funzioni di governo al suo prefetto del pretorio Seiano. Paradossalmente la sua assenza diede inizio ad un periodo di instabilità politica all’insegna di intrighi e congiure.
Domande da interrogazione
- Chi fu il primo imperatore della dinastia Giulio-Claudia?
- Qual era l'approccio di Tiberio nei confronti del Senato?
- Quali furono le conseguenze della politica di Tiberio sulla popolazione?
Tiberio fu il primo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, salendo al potere nel 14 d.C. dopo la morte di Ottaviano Augusto.
Tiberio cercò di restituire al Senato i poteri che Augusto aveva tolto, ma i senatori reagirono con servilismo, sospettando che questo gesto potesse aumentare il potere di Tiberio.
La politica di Tiberio, caratterizzata da una gestione rigorosa delle finanze e una limitata espansione territoriale, portò a malcontento tra la popolazione, che fu ulteriormente aggravato dal suo regime dispotico e dittatoriale.