Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il conflitto tra Roma e la Macedonia iniziò nel 199 a.C., motivato dall'alleanza di Filippo V con Annibale durante le guerre puniche.
  • Il console Tito Quinzio Flaminio guidò le truppe romane, ottenendo il primo successo grazie all'aiuto dei pastori locali, iniziando così la fase acuta del conflitto.
  • La battaglia decisiva avvenne a Cinocéfale, dove la superiorità tattica romana sconfisse la falange macedone, portando alla resa di Filippo V.
  • Il figlio di Filippo V, Pèrseo, tentò di riconquistare la Macedonia sfruttando il malcontento greco, ma fu sconfitto a Pidna da Emilio Paolo nel 168 a.C.
  • La vittoria romana a Pidna segnò la definitiva caduta della Macedonia sotto il dominio di Roma, con la cattura di Pèrseo e la totale sottomissione del territorio.

Indice

  1. L'inizio del conflitto
  2. La strategia di Flaminio
  3. La battaglia di Cinocéfale
  4. La resa di Pèrseo

L'inizio del conflitto

Il conflitto tra Roma e la Macedonia inizia nel 199 a.C. poiché i Romani non avevano mai dimenticato che Filippo V di Macedonia, durante le guerre puniche si era alleato con Annibale. Quando il re macedone inviò delle truppe vicino a Pergamo e a Rodi (una città alleata di Roma), il Senato inviò sulle coste adriatiche delle legioni per sorvegliare le mosse dell’avversario. Per diverso tempo i due eserciti non si mossero, sorvegliandosi a vicenda, senza combattere.

La strategia di Flaminio

L’anno successivo, il Senato romano affidò il comando dell’esercito al console Tito Quinzio Flaminio, con l’obiettivo di arrivare presto ad una soluzione. Il console, essendo una persona molto risoluta, arruolò un gran numero di soldati e partì da Roma con l’intento di iniziare le tanto attese ostilità. Tuttavia, i Macedoni non si muovevano e d’altra parte, un attacco alle loro posizioni era piuttosto pericoloso. Alcuni pastori del luogo aiutarono il console e si offersero per guidarlo ad aggirare il nemico e poterlo prendere di spalle. Con questo primo, scontro, il conflitto entrava nella fase acuta. Dopo un primo scontro vittorioso, i Romani riuscirono ad occupare parte della Macedonia e della Grecia, senza incontrare eccessiva resistenza. Alcune città greche videro nei Romani i liberatori dall’oppressione macedone, altre, invece, restarono dalla parte di Filippo V.

La battaglia di Cinocéfale

Nel frattempo, quest’ultimo stava riorganizzando l’esercito, formato dalla terribile falange macedone, formata da soldati disposti in file molto serrate e armati di lunghe lance e protetti da pesanti scudi; in confronto la legione romana appariva meno compatta, ma più agile. Lo scontro definitivo avvenne a Cinocéfale, in Tessaglia. Il console romano sfrutto l’agilità delle sue legioni, attaccando la falange lateralmente e alle spalle. Questa manovra colpì i Macedoni di sorpresa a tal punto che, persa ogni sicurezza, si sbandarono sul campo di battaglia. Si dice che morirono ben 8.000 soldati Macedoni e 5.000 furono fatti prigionieri. Una delle condizioni di resa, imposte al re macedone, fu di abbandonare ogni pretesa di dominio sulle città libere della Grecia.

La resa di Pèrseo

Qualche anno dopo, a Filippo V successe sul trono il figlio Pèrseo che pensò di riprendersi la rivincita sfruttando il malcontento delle città greche su cui i Romani esercitavano uno stretto controllo. I Romani e i Macedoni si scontrarono più volte senza, però, affrontarsi in una battaglia campale. Nel 168 a.C, a capo dell’esercito romano fu posto il console Emilio Paolo, che preparò con cura la sua legione. I due eserciti si scontrarono a Pidna, in Macedonia, dove i due accampamenti erano separati da un fiume. Con la stessa tattica del suo predecessore, il console riuscì a riportare una vittoria strepitoso. 20.000 soldati macedoni rimasero uccisi sul campo e tutta la Macedonia cadde, così sotto il dominio di Roma. Il re Pèrseo fu catturato e, insieme ai figli, fece parte del bottino di guerra, posto a seguito del carro trionfale del vincitore che sfilò a Pidna.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la causa principale del conflitto tra Roma e la Macedonia?
  2. Il conflitto iniziò nel 199 a.C. perché i Romani non avevano dimenticato l'alleanza di Filippo V di Macedonia con Annibale durante le guerre puniche.

  3. Come riuscì il console Tito Quinzio Flaminio a ottenere un vantaggio sui Macedoni?
  4. Flaminio, con l'aiuto di pastori locali, riuscì ad aggirare i Macedoni e attaccarli di spalle, portando a un primo scontro vittorioso.

  5. Quale fu la tattica decisiva utilizzata dai Romani nella battaglia di Cinocéfale?
  6. I Romani sfruttarono l'agilità delle loro legioni per attaccare la falange macedone lateralmente e alle spalle, cogliendo i Macedoni di sorpresa.

  7. Quali furono le conseguenze della vittoria romana a Pidna nel 168 a.C.?
  8. La vittoria a Pidna portò alla caduta della Macedonia sotto il dominio romano e alla cattura del re Pèrseo, che fu esibito nel trionfo romano.

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