Concetti Chiave
- Cesare mostrò clemenza nel Piceno, liberando i prigionieri e guadagnando il supporto di molti soldati sconfitti come Enobarbo.
- Pompeo si ritirò a Brindisi per imbarcarsi verso l'Oriente, rifiutando i tentativi di dialogo offerti da Cesare.
- Una volta a Roma, Cesare fu proclamato dittatore, promettendo risorse al popolo e implementando riforme come la cittadinanza ai transpadani.
- Cesare si mosse verso la Spagna per affrontare Afranio e Petreio, legati pompeiani, dopo aver assediato Marsiglia che resisteva alla sua avanzata.
- La resistenza in Spagna fu sconfitta ad Ilerda, consolidando il potere di Cesare prima di affrontare Pompeo in Oriente.
Indice
Cesare e la clemenza
Cesare prese il Piceno mostrando clemenza verso gli avversari e lasciando liberi i prigionieri. Enobarbo come gran parte dei soldati sconfitti passarono dalla sua parte.
Pompeo e la fuga
Intanto Pompeo si spostò a Brindisi con l’intenzione di imbarcarsi per l’Oriente. Ripetutamente Cesare propose di incontrarlo, ma Pompeo rifiutò ogni tentativo di colloquio e salpò attorno alla metà di marzo.
Cesare dittatore a Roma
Raggiunta Roma Cesare si fece proclamare dittatore, promettendo al popolo grano e denaro. Fece votare la cittadinanza per i transpadani, abolì la legge sillana che impediva la carriera ai discendenti dei proscritti, s’impadronì di oro e di argento, nominò il pretore Emilio Lepido come prefetto di Roma, dette a Marco Antonio il potere di rappresentarlo in Italia e partì per la Spagna.
La minaccia pompeiana in Spagna
Le uniche forze pompeiane che erano resistite e che costituivano una minaccia erano Afranio e Petreio, nuovi legati di Pompeo appunto che dopo averlo tradito avevano raggiunto le sue forze in Spagna. Aveva dunque l’intenzione di farli capitolare per assicurarsi le spalle prima di andare ad affrontare l’avversario in Piente. Cicerone intanto abbandonò l’Italia e si unì a Pompeo.
Assedio di Marsiglia
Cesare incontrò sul percorso la resistenza di Marsiglia che voleva restare neutrale. Le pose assedio, lasciando sul posto tre legioni al comando del legato Trebonio e una flotta sotto la guida di Decimo Bruto, probabilmente un figlio naturale. Poi andò in Spagna dove nella piana di Ilerda ad agosto sconfisse Afranio e Petreio