Concetti Chiave
- Sparta, situata nel Peloponneso, fu ricostruita dai Dori dopo la distruzione di Lacedemone nel 1200 a.C. e si differenziava da Atene per l'assenza di un porto marittimo.
- La società spartana era caratterizzata da un'organizzazione militare rigorosa, con l'ideale del guerriero valoroso che combatte in falange, in contrasto con l'eroe solitario di Omero.
- La struttura sociale di Sparta era divisa in tre classi: Spartiati, Iloti e Perieci, con gli Spartiati come classe dominante che possedevano diritti politici esclusivi.
- Sparta era una polis aristocratica-oligarchica, con un sistema politico composto da due re, un'assemblea degli Spartiati (Apella), cinque Efori e una Gherusia con 30 membri.
- Le donne spartane godevano di maggiori diritti rispetto alle ateniesi, partecipando attivamente alla vita sociale e potendo mantenere la propria eredità in caso di matrimonio indesiderato.
Indice
La rinascita di Sparta
Sparta era una città situata nel Peloponneso, ex Lacedemone città di Menelao, che venne distrutta nel 1200 a.C. per poi essere ricostruita dai Dori.
Espansione e cultura spartana
Sparta a differenza di Atene non si affacciava sul mare.
Era un insieme di villaggi e agglomerati di case; non intraprese guerre di conquista enormi, semplicemente invasero la Messenia, zona ricca di terreni coltivabili, attraverso 2 guerre.
Sparta occupava la zona della Laconia (nel 750 a.C.), da qui appunto deriva il termine "laconico" (uomo di poche parole) poichè gli Spartani non amavano molto l'arte e il parlare di sè, a differenza di Atene. Infatti lasciarono pochi resti: le uniche testimonianze che abbiamo sono i testi ateniesi nei quali si parlava di Sparta in modo dispregiativo ed esagerato.
L'ideale spartano era il guerriero valoroso, a differenza di Atene dove la società apprezzava l'uomo colto e saggio.
Il valore guerriero spartano era diverso da quello descritto da Omero. Egli infatti parlava di Achille, l'eroe solitario, che combatteva da solo per alimentare il proprio orgoglio; diversissimo appunto dal valore spartano, dove la forza era provocata dalla loro unione nella falange e insieme lottavano per proteggere la propria patria.
La società spartana
La società spartana era divisa in 3 classi: Spartiati, Iloti e Perieci.
Gli Spartiati erano il ceto dominante degli aristocratici, erano gli unici a possedere il diritto di partecipare all'assemblea, detta Apella. Essi si consideravano discendenti dei Dori; avevano un compito: combattere. I figli degli spartiati infatti venivano addestrati ad uccidere a partire dai 7 anni di età, a 19 anni era loro dovere arruolarsi nell'esercito e fino ai 60 anni erano obbligati ad allenarsi.
Erano pochi, appena 15 000, e, per addestrarsi alla guerra, uccidevano gli Iloti che erano più numerosi e dovevano controllarli, visto il loro ammontare di 140 000.
Gli Iloti erano gli indigeni della Laconia prima che gli Spartani la conquistassero. Essi erano privi di qualsiasi diritto e venivano assegnati agli spartiati come schiavi dallo stato.
I Perieci, invece, abitavano le zone circostanti a Sparta, erano vincolati politicamente ad essa e dovevano combattere al suo fianco. Essi possedevano i loro diritti: erano autonomi nelle proprie comunità, ma erano obbligati ad obbedire agli Spartiati.
Struttura politica di Sparta
Sparta era una Polis Aristocratica-Oligarchica dove gli Spartiati erano il ceto dominante.
A Sparta, grazie alla riforma di Licurgo, vi erano 2 Re, un'assemblea degli spartiati (l'Apella) e 5 Efori, magistrati eletti annualmente.
L'assemblea aveva il compito di eleggere: i magistrati, i successori al trono e i Gheronti, appartenenti alla Gherusia; essi erano eletti in base al rumore degli applausi ed erano 28 più i 2 re che vi partecipavano, per un totale di 30 gheronti ammessi alla gherusia.
Ruolo delle donne spartane
Le donne spartane erano più privilegiate delle ateniesi, infatti venivano definite dagli ateniesi "licenziosissime", cioè troppo libere e eguali agli uomini, esse per l'appunto si allenavano nella corsa e partecipavano attivamente alla vita sociale della città (a differenza delle ateniesi che non potevano uscire se non accompagnate dal marito).
Se alla morte del padre si trovavano senza marito, erano obbligate a sposare un parente stretto e, in caso di matrimonio indesiderato, lei poteva pagare per tenere la propria eredità ed evitare il matrimonio sgradito.
Domande da interrogazione
- Qual era la struttura sociale di Sparta?
- Qual era l'ideale spartano rispetto a quello ateniese?
- Come era organizzato il governo di Sparta?
- Qual era il ruolo delle donne spartane nella società?
- Qual era il rapporto tra Sparta e la Messenia?
La società spartana era divisa in tre classi: Spartiati, Iloti e Perieci. Gli Spartiati erano il ceto dominante e aristocratico, gli Iloti erano schiavi senza diritti, e i Perieci erano autonomi ma politicamente vincolati a Sparta.
L'ideale spartano era il guerriero valoroso che combatteva in unità per la patria, mentre Atene apprezzava l'uomo colto e saggio.
Sparta era una polis aristocratica-oligarchica con due re, un'assemblea degli Spartiati chiamata Apella, e cinque Efori eletti annualmente. L'assemblea eleggeva magistrati, successori al trono e Gheronti.
Le donne spartane erano più privilegiate rispetto alle ateniesi, partecipavano attivamente alla vita sociale, si allenavano nella corsa e avevano diritti come mantenere la propria eredità in caso di matrimonio indesiderato.
Sparta invase la Messenia, una zona ricca di terreni coltivabili, attraverso due guerre, espandendo così il suo territorio.